19-04-2022 ore 18:40 | Cultura - Proiezioni
di Gloria Giavaldi

'La ballata dei gusci infranti', film 'cremasco' sul coraggio di ripartire dalle macerie

“Tutti abbiamo perso qualcosa”. Tutti siamo gusci infranti, vite da riscrivere, progetti da reinventare. Per non perderci. O forse per perderci. E poi ritrovarci. Ripartendo dalle macerie, dalla terra che trema sotto i piedi e fa smarrire l'equilibrio, la quotidianità. Fa spezzare quel filo sottile annodato come le certezze di ogni giorno. Parte da questa consapevolezza La ballata dei gusci infranti, il nuovo film di Federica Biondi che racconta quattro storie di vite intrecciate, legate da un terremoto concreto ed esistenziale: quello che ha colpito i territori di Amatrice, Norcia e Visso nel 2016. E' la storia del coraggio di ripartire dal fondo. Uno accanto all'altro. Il film, al cinema dallo scorso 31 marzo, è ambientato nelle Marche, ma parla anche Cremasco. Le riprese sono state curate da Mirko Celano e Nicolò Chiodin, due giovani videomaker cremaschi. Coprodotto da Muvlab e Linfa Crowd verrà proiettato in anteprima al mutisala Portanova giovedì 28 aprile alle ore 21.

 

Storie che resistono

“Questo – spiegano i due cremaschi – è il nostro primo film. L'intento è quello di far riflettere sui temi sociali. Non ha una finalità di denuncia. Vuole, piuttosto, alimentare la speranza”. Per farlo può contare su un cast di tutto rispetto: Caterina Shulsha, Simone Riccioni, Paola Lavini, Miloud Mourad Benamara, Barbara Enrichi, Lina Sastri, Giorgio Colangeli e Samuele Sbrighi. Dalla solitudine di Jacopo, passando per la recitazione di Alba e Dante fino alla fattoria di Lucia a ridosso dei monti Sibillini e all'amore di David ed Elisabetta: quattro spaccati di vita che raccontano il coraggio del vivere quotidiano. Anche quando la terra trema. Anche quando tutto crolla. “Un modo per dire che oltre quella casa che spesso facciamo coincidere con la nostra identità, c'è vita. Per forza”. C'è vita, sempre. “Le riprese in totale sono durate 13 giorni, ma la lavorazione è stata lunga. Abbiamo studiato i luoghi delle Marche, ci siamo innamorati dei paesaggi, dell'entroterra, abbiamo aspettato la luce giusta”. “ La società che si è occupata della distribuzione del film è del posto. Questo ci ha aiutato, ma abbiamo voluto conoscere ogni angolo. Anche quelli di cui restano solo macerie”. Restano custodi di storie, di vite che sono passate ed hanno lasciato il segno. “Abbiamo lavorato da marzo a ottobre, abbiamo atteso”. Ne è valsa la pena.

 

Oltre i gusci infranti

È l'amore per i dettagli, proprio di chi fa della passione il proprio lavoro. Mirko e Nicolò ci hanno voluto credere. Uno ha mollato un lavoro come responsabile informatico in un'azienda: “sentivo di aver fatto il possibile, avevo bisogno di nuovo vento”, laltro ha voluto “credere che con la passione si potesse fare la differenza”. E ha indovinato. Giusti intrecci, un po' di fortuna, una buona dose di talento e tanto coraggio: il loro primo film è al cinema, con la colonna sonora curata da Zenit ed il brano La ballata dei gusci infranti di Random. Sì, in fondo nei sogni basta crederci. Anche oltre i gusci infranti.

 

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