19-03-2020 ore 19:25 | Cultura - Incontri
di Claudia Cerioli

Dovera. Stella Mosetti, laureata col massimo dei voti in filosofia al tempo del Covid-19

In tempo di emergenza da Coronavirus, ci sono anche alcune liete notizie, come la laurea di Stella Mosetti, 22 anni di Dovera, che si è brillantemente laureata in filosofia (110 e lode) al San Raffaele di Milano, università che si sta trasformando proprio per l’emergenza sanitaria del Covid-19 grazie alle donazioni. La tesi di laurea ha affrontato un argomento molto “forte”: la morte cerebrale.

 

A casa, in modalità video conferenza

Stella, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, si è laureata a casa, in modalità video conferenza. “Il sindaco di Dovera, Mirko Signoroni, mi aveva dato il permesso di utilizzare una sala del Comune dove era possibile avere una connessione internet più stabile, ma alla fine ho preferito rimanere a casa. I festeggiamenti sono stati, giustamente, limitati. Ho fatto solo qualche foto in giardino. Ho festeggiato con mia mamma, mio papà e mia sorella: mia cugina è rimasta fuori dal cancello di casa nostra, proprio per evitare possibili contagi. Ma sono sicura che un giorno potrò fare una grande festa con tutta la mia famiglia e tutti i miei amici”.

 

Specialità in bioetica

Nel prossimo futuro, a Stella piacerebbe continuare gli studi specializzandosi nella bioetica. Tra l’altro, l’emergenza sanitaria in atto fa scaturire molte riflessioni: “Siamo consapevoli del fatto che, se questa emergenza continuerà, potrebbe nascere l’esigenza di garantire trattamenti ai pazienti con maggiori possibilità di successo terapeutico. Questo è uno dei punti critici su cui la bioetica si interroga. Ma confido nel nostro sistema sanitario e nelle risorse che si stanno investendo per contrastare questa tragedia. Dobbiamo però impegnarci tutti per evitare il peggio”. Stella lancia un appello ai suoi coetanei: “Consiglio di stare a casa, perché è uno sforzo minimo rispetto a chi sta lottando contro la morte giorno e notte: non solo il personale sanitario, che cerca in tutti i modi di salvare i pazienti, ma gli stessi malati che vivono in condizione di grande sofferenza”.

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