ultimo aggiornamento ore 20:52
“Guarda papà, un treno fatto di mattoncini. Un altro: e si muovono grazie ai pannelli solari! Ci sono gli alberi, i campi, le case. No, non vedi? Non può essere vera. È troppo bella: è una città immaginaria”. L’incanto dei bambini si specchia negli occhi sorridenti degli organizzatori. Li ripaga delle difficoltà e dell’impegno. Di questi tempi realizzare un evento capace di affascinare grandi e piccini non è cosa scontata. Richiede competenza e passione. L’ormai tradizionale due giorni dei Mattoncini al museo ha superato di slancio le ‘ristrettezze pandemiche’ grazie all’ampio spazio offerto dal centro culturale sant’Agostino. Dalle sale Agello al salone Pietro da Cemmo è un crescendo di emozioni, tecnologia e destrezza. Passando per i chiostri del secentesco convento agostiniano si respirano la gioia e il desiderio di tornare a vivere gli spazi pubblici, incontrando e abbracciando gli amici. L’esposizione prosegue anche domenica 20 febbraio. L’ingresso è libero, con certificazione verde.
