“Maestro, quanto è accaduto con il nazismo e il fascismo non deve più succedere”. Sono le parole pronunciate dalla classe quinta di Salvirola dopo la visita al Memoriale della Shoah di Milano, il cosiddetto Binario 21. Accompagnati dagli insegnanti Alex Corlazzoli e Filippo Grechi, i bambini della primaria Dante Alighieri hanno raggiunto in treno la stazione centrale per poi andare a toccare con mano quanto avevano studiato nelle settimane e negli anni precedenti. Un viaggio nella memoria che ha permesso loro di comprendere meglio la tragedia del Novecento ma soprattutto di vedere con i loro occhi increduli i vagoni che hanno trasportato centinaia e centinaia di persone ridotte allo stato animale. Ai bimbi è stato spiegato come in quel luogo i fascisti e i nazisti pensarono in maniera strategica di far arrivare gli ebrei e non solo.
Il passaggio di testimone
La classe di Salvirola ha potuto osservare il carro-ascensore che dal piano sotterraneo trasportava i vagoni ai binari di partenza. Tante le domande dei ragazzi: “Ma come facevano a stare in cento in questo vagone? Avevano da mangiare? E dove facevano la pipì? Ma quanto durava il viaggio ad Auschwitz-Birkenau?”. “La scuola – spiega Corlazzoli – ha il compito non solo di istruire, di informare e di formare cittadini, in questo caso testimoni. Quando avevo 18 anni conobbi, a Matera, Elisa Springer, scrittrice e superstite dell'olocausto. Da quel momento non ho smesso di sentire la responsabilità di quanto mi raccontò e iniziai un percorso che mi ha portato a entrare in contatto anche con Andra e Tati Bucci, con il partigiano Armando Gasiani, con Liliana Segre e a visitare i campi di concentramento di Fossoli, la risiera di san Sabba e quelli di sterminio in Polonia. Oggi passo il testimone ai miei alunni perché un giorno lo possano passare ai loro figli, ai ragazzi che incontreranno”.