18-12-2023 ore 17:08 | Cultura - Teatro
di Annamaria Carioni

La ciliegina sulla torta: una serata di risate e leggera spensieratezza al san Domenico

La stagione 2023-2024 del teatro san Domenico venerdì 15 dicembre ha proposto “La ciliegina sulla torta”, una divertente commedia all'italiana per la regia di Diego Ruiz, autore e protagonista, tra le molte altre sue pièce, anche di Orgasmo e pregiudizio, lo spettacolo, che ha debuttato per la prima volta nel 1999 e che da allora ha collezionato più di 1500 repliche, con un successo inarrestabile.  Il titolo è già un programma e sembra strizzare l'occhio agli spettatori, inducendo una sorta di “acquolina in bocca”. 

 

Quattro attori in scena
Il cast è ben noto al pubblico: Edy Angelillo, scelta da Maurizio Nichetti come ballerina in Ratataplan, poi attrice in diversi film di successo come In viaggio con papà (1982), diretto da Alberto Sordi, Madonna che silenzio c'è stasera (1982) di Maurizio Ponzi, in cui recita accanto al compianto Francesco Nuti, e La bruttina stagionata (1996) di Anna Di Francisca, per il quale è stata candidata al David di Donatello per la migliore attrice non protagonista, veste il ruolo principale di Giulia, una donna in carriera, avvocato divorzista, perfezionista e un po' nevrotica. Blas Roca Rey, attore di origini peruviane naturalizzato italiano, con al suo attivo film di Gabriele Muccino e Pupi Avati, nonché diverse fiction per la tv, interpreta il marito, il pacato Filippo, un uomo “mammo”, che ha sacrificato la sua carriera di scrittore per occuparsi del figlio e della casa, in sostituzione della consorte rampante. 


Una nuora a sorpresa
I due sono sposati da trent'anni ed il menage quotidiano risente della posizione di superiorità della donna, con una situazione che, una volta tanto, presenta un rovesciamento dei ruoli tra mondo maschile e femminile: lei sembra non perdere occasione per far sentire inadeguato il marito, mentre lui sembra ormai rassegnato alle quotidiane, piccole angherie della consorte, che tuttavia senza la sua dolce metà si sentirebbe persa. A sconvolgere la routine familiare è la notizia che il figlio si è scelto una fidanzata molto più vecchia di lui. La commedia decolla proprio nel momento in cui il giovane, poco più che ventenne, interpretato da Adelmo Fabo, torna a casa in compagnia della bionda Cherry, la spigliata Milena Miconi, perfettamente a suo agio nei panni di una esuberante e svampita, ma non troppo, milf italo-americana. Alla madre, già isterica ed insoddisfatta di suo, proprio non va giù che il figlio la frequenti. 

 

Il colpo di scena
La commedia diventa occasione per toccare e in parte sfatare con leggerezza ed occhio divertito una serie di luoghi comuni: la differenza di età nella coppia, il rapporto tra le generazioni ed in particolare tra genitori e figli, gli eventi importanti della vita, quali la laurea, il fidanzamento, il matrimonio, la nascita di un figlio. Le due coppie a confronto si scoprono molto diverse nel modo di pensare e di interpretare la realtà, e proprio quando, dopo mille esilaranti tensioni e disaccordi, finalmente sembra che abbiano trovato un equilibrio, interviene il colpo di scena: Cherry in realtà è la segretaria di Giulia e si è travestita da improbabile finta fidanzata per aiutare il giovane a far capitolare i genitori, che ora sono pronti per ricevere una notizia ben più sorprendente: il loro adorato figliolo si è fidanzato, sì, ma con Carlo, il figlio della segretaria stessa.


Così è... o forse no
Il finale della commedia è spiazzante, perché la realtà non è quella che sembra, anzi è molto diversa. Il regista Ruiz, che è anche autore della commedia, guida con leggerezza e mano sicura i quattro frizzanti interpreti, che movimentano con energia la scena. Il testo ha una struttura vivace, fondata su dialoghi briosi, battute fulminanti ed un ritmo incalzante. Valori aggiunti all’esito dello spettacolo sono dati dal taglio classico ed originale della prospettiva e dai colori delle scenografie firmate da Mauro Paradiso, che riproducono fedelmente l'interno di una cucina, dove spicca il frigorifero rosso, venerato dalla protagonista, che, quasi abbracciandolo con la porta aperta, trova refrigerio alle frequenti vampate della menopausa ed alle sue incessanti incandescenze. Completano il risultato i costumi disegnati dalla versatile costumista Marian Osman e le musiche allegre e ritmate, in perfetta sintonia con la verve degli attori sul palco e dello spettacolo nel suo complesso.

 

Saluti con sorpresa
La serata si chiude con un'ulteriore sorpresa: il direttore artistico del S. Domenico, con istrionica maestria e simpatico appeal, dirige un'estrazione di premi in favore dei presenti in sala. E' l'atmosfera di festa, che si respira in platea, che amplifica il buonumore dei partecipanti al termine di uno spettacolo divertente e strappa risate, anche per merito delle sapienti gag improvvisate da Giovanni Colombi, vero mattatore del momento di congedo e di saluto al numeroso pubblico intervenuto.

1994