18-11-2024 ore 20:39 | Cultura - Incontri
di Giulia Tosoni

Festival dei diritti. I cortometraggi educano le nuove generazioni all'integrazione culturale

La sala Alessandrini di Crema ha ospitato stamattina il primo dei due incontri dal titolo “E domani? Cortometraggi per riflettere con le nuove generazioni”, proposti all’interno del Festival dei diritti 2024. L’iniziativa si è rivolta agli studenti delle scuole medie, nello specifico hanno partecipato le classi: seconda A, seconda B, terza A e terza E dell’Istituto comprensivo Crema uno. L’incontro è stato organizzato grazie alla sinergia di diversi protagonisti: l’ufficio migrantes, la diocesi, il comune, la consulta interculturale, l’associazione Amenic e l’integrazione film festival (Iff), il collaborazione con l’Ats Impronte sociali. 

 

‘Il futuro di una civiltà migliore’

L’assessore al welfare e coesione sociale, Anastasie Musumary, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale: “La mattinata odierna rientra nel Festival del diritti, una manifestazione promossa dal comune insieme al Cvs Lombardia. È importante dedicare questi spazi ai più piccoli per informarli e sensibilizzarli al rispetto del prossimo. Voi rappresentate il futuro per una civiltà migliore”. Prima che le luci della sala si spegnessero, Enrico Fantoni dell’ufficio migrante ha sottolineato come i quattro cortometraggi proposti siano “delle ipotesi di futuro, che altrettanti registi hanno provato a fornire”.

 

 

L’integrazione film festival

L’Integrazione film festiva è una realtà della diocesi di Bergamo. “Nasce per gioco in un oratorio di Sarnico”, ha spiegato Fantoni: “per favorire l’integrazione tra italiani e stranieri. Ora è diventata una manifestazione a livello internazionale. Nel 2024 sono stati 290 i cortometraggi inviati per la selezione: ne sono stati selezionati 10 di carattere filmico e sei di tipo documentaristico. In qualità di diocesi di Crema, il corto è sembrato uno strumento valido per instaurare un rapporto di scambio con i più giovani. Oggi abbiamo gli studenti delle scuole medie, l’incontro di mercoledì 20 novembre sarà dedicato agli alunni delle superiori”. Ai ragazzi sono stati proposti: Polis Nea, Krenk, Giovani italiani, Kvara: una storia di amore e di pallone.

 

I cortometraggi

Polis Nea, di Pierluigi Ferrandini (Italia, 2017), racconta del centro sotrico di Polignano a Mare in Puglia, ormai a maggioranza strnaiera. Gli antichi proprietari si sono trasferiti nella periferia industriale del paese, dove non si sente e non si vede più il mare e dove un bimbo polignanese di nove anni, nato quindi già in periferia, non porta dentro di sé più alcuna traccia sul suo passato. Nel Krenk, di Tommaso Santi (Italia, 2018) un nuovo studente arriva in una scuola elementare a Prato, in Italia. Gianni, uno studente di origine cinese, viene istruito dall'insegnante a prepararsi ad accogliere il nuovo ragazzo per aiutarlo a integrarsi. Orgoglioso e preoccupato per questo ruolo di grande responsabilità, Gianni immagina che il nuovo ragazzo sia un alieno, chiamato Krenk. Ma Gianni non sa quali poteri il nuovo compagno ha. Basta essere nato in Italia per essere italiano? O è necessario comportarsi come tale, mettendo in pratica i punti fondamentali della specifica identità sociale e culturale? In Giovani italiani di Alessandro Panza (Italia, 2018), l'importante è essere felici nel Bel Paese, è abbracciare i suoi luoghi comuni, soprattutto se provengono da generazioni di immigrati. Questa è la convinzione del funzionario statale, che irrompe in una classe multietnica. Raffaele Iardino e Mario Leombruno dirigono Kvara, una storia di amore e di pallone (Italia, 2023): una telefonata improvvisa sconvolge la serata e la vita di Kamal, giovane venditore ambulante srilankese, al lavoro durante i festeggiamenti per lo scudetto del Napoli.

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