18-10-2024 ore 18:38 | Cultura - Mostre
di Angelo Piccolo

Vampiri. A Crema illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte

La mostra Vampiri. Illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte, verrà inaugurata sabato 19 ottobre alle 17.30. Alle 17 Davide Lora in sala Pietro Da Cemmo leggerà brani tratti dalla letteratura sui vampiri, con sonorizzazione di Elisa Tagliati e Nara Anaya. Per i bimbi, per tutta la durata della mostra, ci sarà un gioco che consiste nel trovare i dettagli nelle opere, con mini regalino finale. Promossa e prodotta dal museo civico di Crema e del cremasco, sarà aperta al pubblico, gratuitamente, fino a domenica 12 gennaio. I curatori Silvia Scaravaggi, Edoardo Fontana e Lidia Gallanti hanno sottolineato il lavoro corale del settore culturale del comune, con l'assessore Cardile a sintetizzarne il risultato: "con le esigue risorse a disposizione sono riusciti a compiere l'ennesimo capolavoro, frutto di competenza e passione". Attraverso 200 opere, provenienti dal patrimonio di 20 biblioteche pubbliche italiane e di collezionisti privati, tra testi letterari e poetici, spesso illustrati, pubblicati in volume e su riviste, incisioni, fogli sciolti, edizioni originali e materiale iconografico indaga il fenomeno che prende corpo attorno alla figura del vampiro, dalla sua genesi in antichi miti e credenze fino alla icona pop della contemporaneità. 

 

Il vampiro nel corso degli anni

Il termine vampiro, nella letteratura europea, è utilizzato per la prima volta attorno al 1730, sebbene l’origine di questa figura sia radicata in tempi lontani: nasce in culture e religioni distanti tra loro, ma accomunate dall’esigenza di trovare una spiegazione ai fenomeni esoterici del ritorno dalla morte e quindi un riferimento simbolico nella lotta tra il bene e il male. Con il passare del tempo e il mutare della società e dei costumi, si trasforma in una icona ambivalente e ineffabile, cristallizzandosi in un poliedro di multiformi presenze, che, nel corso dei secoli, si ammanta di fascino ambiguo, oscuro, incerto. È un essere fluido, privo di una connotazione sessuale precisa, a cavallo tra vita e morte, che subisce malvolentieri le leggi della natura e le sovverte, incarnandosi in corpi sempre differenti e contaminando i generi e le forme di arte e di letteratura.

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