18-01-2022 ore 16:25 | Cultura - Mostre
di Gloria Giavaldi

La bellezza del Tibet a colpi di clic: Damy, Metelli, Dell'Olio e Gariazzo al sant'Agostino

Un viaggio nel profondo Tibet con le fotografie di Ken Damy e Manuela Metelli ed il video Blues for Tibet a cura di Maurizio Dell’Olio e Alessandro Gariazzo. L'appuntamento con la mostra fotografica è per sabato 29 gennaio alle ore 16 presso le sale Agello del centro culturale sant'Agostino. Sarà presente anche Giovanni Ribaldone rappresentante di Italia Tibet. L'esposizione sarà visitabile fino al 13 febbraio dal martedì al sabato dalle 16 alle 18.30, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Ingresso nel rispetto delle normative anti Covid. 

 

'Una sfida con se stessi'

Il viaggio a colpi di clic viene raccontato dai volti di persone che facilmente si lasciano fotografare: è una sfida con se stessi. Lo spiegava Ken Damy lo scorso ottobre: “per un fotografo i paesi da visitare per la prima volta rappresentano sempre una sfida con se stessi. Troppi colleghi studiano i percorsi cercando informazioni e, a volte, certezze per non tornare a mani vuote. Io ho sempre optato per l’incertezza, con una buona dose di rischio. Con il Tibet il rischio era alto, l’altitudine in primis; sempre oltre i 4 mila metri non è facile anche solo respirare. Il freddo, soprattutto di notte. Manuela voleva arrivarci via terra partendo da Katmandu. Era una buona idea, in aereo non vale, ma via terra è stata una vera avventura. Rischiosa, molto rischiosa”.

 

Paesaggi, volti, luoghi

Le anteprime raccontano luoghi, volti e attimi di bellezza. “Il paesaggio, sempre con una luce splendida, variava di continuo. La gente che incontravamo era splendida. Allegra e socievole nonostante la miseria. Sembravano contenti di vedere persone diverse, vestite diversamente da loro. Nessuna difficoltà nel farsi fotografare, cosa che avviene spesso in paesi a noi più vicini. L’architettura dei monasteri colorati con cromie audaci. I bambini curiosi che si avvicinavano e che volevano toccarci. Ho scoperto un paese unico in tutto e questo mi è bastato. Free Tibet per sempre”.

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