Oggi alle 17.30, nella Sala Cremonesi del centro culturale Sant'Agostino, si terrà una conferenza organizzata dal Museo civico di Crema e del Cremasco, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologi della Lombardia per presentare in anteprima le antichità donate alla città da Carla Maria Burri, in vista di un prossimo allestimento espositivo.
La collezione
Come spiega Simone Riboldi, del museo civico di Crema e del Cremasco, “Carla Maria Burri fu, tra l’altro, allieva del celebre egittologo italiano da poco scomparso, Sergio Donadoni. La collezione è proprio costituita principalmente da reperti di produzione egiziana, ascrivibili al periodo tardo-faraonico, ellenistico-romano, copto e arabo, ma presenta anche qualche esemplare risalente a epoche più antiche della gloriosa civiltà che visse lungo il Nilo”.
Lingua elamica
Presente anche un’interessante testimonianza in lingua elamica, rappresentata da due mattoni iscritti, provenienti probabilmente dalla ziggurat di Chogha Zanbil a circa 35 km da Susa. Dopo i saluti introduttivi dell’assessore alla cultura Paola Vailati e di Daniela Gallo Carrabba (Presidente dell’Associazione Carla Maria Burri), Christian Orsenigo (egittologo dell’Università degli Studi di Milano) presenterà lo stato dell’arte sulla ricerca relativa alla collezione e i progetti futuri.
Tecniche di ricerca
Durante l'incontro di martedì 17 novembre, attraverso la proiezione di numerose immagini saranno illustrati i pezzi più importanti della collezione, così come alcune fasi salienti dello studio che, grazie a una proficua collaborazione con il Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, si è avvalso anche di tecniche di ricerca innovative. La presentazione si concluderà con un breve intervento di Gian Pietro Basello, dell'Università L’Orientale di Napoli sui due mattoni con iscrizioni elamiche.