16-10-2020 ore 11:28 | Cultura - Libri
di Gloria Giavaldi

'Il capanno'. Il viaggio di Dellera nel mondo naturale profuma di passione e rispetto

Centocinquanta scatti per raccontare una passione ed offrire al lettore una prospettiva privilegiata per osservare la bellezza dei nostri luoghi, della flora e della fauna che li abitano. Questa, in estrema sintesi, la finalità de Il capanno. Il mondo naturale visto da un oblò, l'ultimo libro del fotografo naturalista Alvaro Dellera, presentato ieri sera, giovedì 15 ottobre, in una gremita sala Pietro da Cemmo, all'interno della rassegna I giovedì della biblioteca. “Il libro è una confessione autobiografica del rapporto che ho con il mondo dell'osservazione, la determinazione della specie e la fotografia naturalistica”. La passione si racconta con le parole e con le immagini. “Per me il capanno è un luogo fisico magico”. È il punto di partenza per un'osservazione attenta, minuziosa, capillare, affinché anche il lettore meno esperto possa “riconoscere le bellezze naturali che hanno bisogno di essere apprezzate e conosciute a fondo per godere del massimo rispetto”.

 

Scattare per scoprire

Per Dellera, in tema di ecologia e sostenibilità ambientale, è necessario un salto. “Sono tematiche importanti che chiedono di essere ripensate, nell'ambito di una fondamentale riflessione geopolitica”. La finalità è alta, ma è perseguita con la semplicità dell'amore per l'obiettivo. “Con la fotocamera Alvaro Dellera caccia le sue prede” ironizza Valerio Ferrari. “Il testo, a metà tra il diario e la cronaca, è un aiuto a combattere la scarsa conoscenza diffusa sul tema naturalistico ed è uno stimolo allo studio, ancora lacunoso e frammentario, dell'ornitologia locale”. La narrazione è piena di attimi di vita vera, vissuti con la fotocamera in pugno, dinnanzi alla maestosità della natura. L'obiettivo avvicina anche ciò che pare lontano, distante, sconosciuto. “Il capanno propone uno scenario inedito per molti, è un viaggio alla scoperta di forme di vita”, spiega Massimo Lori, autore della prefazione del volume. Per l'assessore alla cultura del Comune di Crema, Emanuela Nichetti “Il capanno è un libro strano e multiforme che racconta una passione vera” coltivata tra i paesaggi, le orchidee spontanee, l'avifauna e le farfalle.

 

Biodiversità

Le parole lasciano presto spazio alle immagini, ai video e alla musica. Si passa dalla macrofotografia alle vedute caratteristiche e nascoste del nostro territorio, “meta di tanti viaggi in compagnia di amici con la stessa passione”. Nel mezzo si infilano i racconti, tratti dal testo, letti da Fausto Lazzari. Il ritmo è scandito dalla melodia della fisarmonica. La narrazione è semplice, lineare, mai banale. “Il testo è da vivere e da seguire, ma le immagini meritavano di essere valorizzate. Sono uniche” ammette Paolo Losco, responsabile del progetto grafico. Tra le parole e le immagini ci sono i momenti di convivialità, i sorrisi strappati dalla ricerca. L'ultimo tratto di presentazione è riflessione pura: “La biodiversità si sta perdendo”. Ne siamo tutti responsabili. Le foto di Dellera descrivono una meraviglia che va conservata. Affinché il capanno possa essere sempre teatro di belle emozioni. Il volume ha un costo di 13 euro.  Il ricavato verrà devoluto alla campagna di raccolta fondi per Giulia Kabello, la bimba malata di tumore che attende di essere curata in Israele.

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