Lunedì 16 settembre alle ore 21, presso il Caffè Gallery di Crema ritornano gli incontri del Caffè filosofico. La serata vedrà l’autore Giuseppe Girgenti intervenire sul libro Umano, poco umano. Esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale. L’ingresso è libero e gratuito.
Esercizi spirituali
La terapia proposta nel libro sono gli esercizi spirituali intesi però in senso laico, come allenamento della mente. Si tratta di rimedi eterni contro il rischio della spersonalizzazione, del depotenziamento dell’io e il primo esercizio, che ci viene dall’insegnamento socratico, è acquisire la consapevolezza di quello che realmente siamo e che non siamo solo calcolo. All’intelligenza artificiale io contrappongo la nozione greca di anima, dove anima significa coscienza di sé, che la macchina non ha, ma significa anche vissuto, passione, vita, ciò che anima, ciò che dà vita e una macchina è inanimata per definizione.
Il limite
L’intelligenza artificiale rischia di annullare in maniera fittizia i limiti che ci rendono umani, che sono almeno tre: innanzitutto il limite della morte, il limite del sacro, il limite del sesso. L’intelligenza artificiale promette una sorta di immortalità virtuale, per cui meditare la nostra mortalità ci rende umani, perché ci rende consapevoli della nostra problematicità. Nel sacro noi abbiamo sempre visto Dio, e oggi invece abbiamo una sorta di nuovo Dio tecnologico, artificiale, onnisciente e onnipotente. Anche il sesso è un limite, perché è relazione con l’altro, mentre un amante virtuale come surrogato ci rende non umani.