15-09-2024 ore 20:00 | Cultura - Manifestazioni
di Annamaria Carioni

Beatles Mania 1964-2024. Da Lucio Fabbri e Panigada ai Beatles Days: una storia cremasca

Il mito dei Fab Four non sbiadisce, anzi sembra riprendere vigore e generare nuove letture con il susseguirsi delle generazioni di musicisti e di ascoltatori. Anche a Crema, in occasione dell'undicesima edizione dei Beatles Days, la città risuona dei loro indimenticabili pezzi. La musica risuona, sì, nel senso che viene suonata di nuovo, da una serie di artisti che ne danno diverse interpretazioni, da chi la riproduce con maniacale rispetto a chi sperimenta riletture originali ed uniche. La musica risuona, sì, anche nelle persone, in chi passa per caso davanti al teatro San Domenico o al mercato Austroungarico, dove si svolge gran parte della manifestazione e ancor di più negli spettatori, che scelgono di assistere ai concerti e agli eventi in programma nel secondo fine settimana di settembre. E si liberano ricordi, emozioni e forse anche desideri dimenticati.

 

La giovane Strawberry Cream band
La musica dei quattro ragazzi di Liverpool ha colonizzato il mondo ed ha attecchito anche a Crema, come una pianta che mette radici e cresce rigogliosa, generando frutti: lo spettacolo “1964-2024 Beatles Mania” una storia cremasca da Lucio violino Fabbri a Paolo Feiez Panigada fino ai Beatles Days ne è la prodigiosa dimostrazione. Sabato 14 settembre sul palco del teatro San Domenico una band strepitosa, composta da giovani diplomati in popular music al Conservatorio di Parma di età compresa tra i 22 ed i 24 anni, ha fatto rivivere con rispetto, grinta e competenza il mito: Lorenzo Bocchi e Luigi Zucconi alle tastiere, Lorenzo Girasa alla batteria, Carlo Di Mauro al basso, Matteo Mastrocola e Francesco Cella alle chitarre e voce hanno aperto la serata con A hard day's night, interpretando magistralmente per due ore brani complessi con abilità, scioltezza ed energia.

 

 

Passione Beatles
Sul palco, tra un'esecuzione e l'altra,  si sono susseguite anche le voci di alcuni appassionati beatlesiani cremaschi: intervistare chi è cresciuto insieme alla musica dei Beatles e chi l'ha amata e ancora non ne può fare a meno è stato un onore ed una gioia. Andrea Bellani, produttore nel 1982 dello spettacolo Beatles Mania, a cui parteciparono sia Lucio Fabbri che Paolo Panigada, ha raccontato del suo incontro da dodicenne con i brani del gruppo inglese in un jukebox e di tanti aneddoti legati all'amicizia con Lucio “Violino”. Maurizio Dell'Olio, autore con Angela Stroppa del volume “Feiez le storie tese di Paolo Panigada” ha ricordato la figura dell'artista cremasco, scomparso improvvisamente nel 1998, e ne ha ripercorso la carriera, dagli esordi con Fabbri fino al sodalizio con Stefano Belisari, l'istrionico Elio. Diego Cappelli, ideatore di Minority Beatles, ha illustrato la fase degli anni Settanta, ricordando gli amici musicisti che hanno partecipato attivamente alla vita musicale cremasca e che non sono più tra noi: Michele Diliberto, ex Hare Krishna e Piazza delle Erbe, Gianmario Galvani, ex Afterglow e Shit ed Angelo Serighelli, detto India, ex Raminghi e Valindstef.

 

Musica, parole e video
Durante la serata sono stati proiettati, non senza riscuotere emozioni, anche dei contributi video: Michele Mariani per Cremaonline ha ripreso Lucio Fabbri, che non ha potuto intervenire allo spettacolo, essendo in tournée con la PFM. Il musicista ha rievocato i suoi primi passi alla civica scuola di musica Folcioni, le frequentazioni con gli amici cremaschi e le tappe della sua carriera. Dell'Olio ha proposto un video collage di fotografie di Feiez, che ha ripercorso la sua vita dall'infanzia fino ai successi con gli Elii. L'alternarsi delle parole degli esperti con le immagini e la musica dei Beatles ha funzionato, dando vita ad uno spettacolo essenziale, senza fronzoli, giocato sulla qualità della musica e sulla genuinità dei ricordi degli esperti, condivisi con il pubblico.

 

Tutti cantano i Beatles
Da Ticket to ride a I feel fineNowhere man e Back in the USSR, da Free as a bird a Real love, passando per Glass onion e Hey Bulldog, e a seguire Penny Lane, Here comes the sun e Dear Prudence e molti altri brani ancora, tutti particolarmente apprezzati da un pubblico attento e partecipe, che ha regalato alla band lunghi e calorosi applausi, la serata si è chiusa con l'intervento del musicista Paolo Cella, consigliere della Fondazione san Domenico, che ha brevemente ripercorso la nascita dei Beatles Days a Crema, ha presentato i componenti della band e, dopo i doverosi ringraziamenti, ha diretto ed incitato da vero frontman il coro del pubblico, insieme agli ospiti sul palco, sulle note finali di Hey Jude, perchè tutti hanno cantato, cantano e canteranno i Beatles.

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