15-09-2023 ore 20:30 | Cultura - Musica
di Annamaria Carioni

Beatles e donne: aperitivo in musica al mercato Austroungarico aspettando i Beatles days

In un giovedì sera di metà settembre, sospeso tra la fine di una calda estate e l'imminente arrivo di un autunno, che si spera fresco, il porticato del mercato austro-ungarico risuona delle note vibranti di una chitarra: ai tavoli, disposti davanti al palco, diverse persone gustano un delizioso aperitivo e si lasciano trasportare dall'intramontabile musica dei Beatles. L'idea dell'aperitivo musical-culturale sembra funzionare: è l'anteprima della due giorni dedicata ai quattro ragazzi di Liverpool, che hanno fatto la storia della musica, che si svolgerà da sabato 16 a domenica 17 settembre 2023 per una maratona no stop di concerti, esibizioni, rigorosamente dal vivo, ed una mostra di vinili tra gli spazi del teatro San Domenico e la piazza antistante.


Festival Beatles Days
Paolo Cella, consigliere delegato della Fondazione San Domenico e direttore artistico del Festival, che quest'anno festeggia l'importante traguardo dei dieci anni di vita, rivolge un saluto ai presenti ed introduce l'ospite dell'evento: si tratta di Vincenzo Oliva, appassionato collezionista di dischi dei Fab Four e autore di diversi libri su John Lennon e sugli album dei Beatles, un vero esperto in materia. In diretta telefonica da Avellino, lo scrittore presenta il suo ultimo lavoro Girl, l'universo femminile nella vita e nelle canzoni dei Beatles, imperniato sulle donne più importanti della vita del gruppo inglese, strettamente intrecciate con le figure femminili protagoniste delle canzoni più famose, in un affascinante mix tra fantasia e realtà.

 

Donne reali e immaginarie
Leggendo le pagine si incontrano Cynthia, prima compagna di Lennon e madre di Julian e Yoko Ono, definita “l'artista sconosciuta più famosa del mondo”, Jane Asher, attrice britannica compagna di Paul e Linda McCartney; e poi nei testi delle canzoni Lucy in the sky, Dear Prudence, Julia: mogli, compagne, amanti, la segretaria Freda e la zia Mimi convivono accanto a donne di fantasia ritratte sole e dimenticate, come Eleanor Rigby, o eteree e spirituali come Prudence. Tutte insieme concorrono a far conoscere l'evoluzione del pensiero dei Beatles, da ragazzacci maschilisti di provincia a cultori del valore della donna, definita “l'altra metà del cielo” nel brano Woman, scritto da John Lennon di getto, in soli 15 minuti, guardando un tramonto a Bermuda, per la sua adorata Yoko e per tutte le donne, come dichiarò lui stesso.

 

Parole e musica
Oliva risponde alle mie domande con dovizia di particolari, Francesco Cella ricrea con preziosi intermezzi musicali l'atmosfera di motivi indimenticabili: And I love her, Something, Gelous Guy per sola voce e chitarra conquistano i presenti e ammantano di magia la piazza, i balconi fioriti delle case a contorno, persino le auto parcheggiate, che diventano tocchi di colore. La musica si diffonde e sembra voler abbracciare tutta la città: il pubblico accomodato ai tavoli non dà segno di volersi alzare, chi passa a piedi o in bicicletta si ferma ad ascoltare, come rapito per un momento da questa atmosfera che ha il potere di fermare il tempo. Arriva il momento dei saluti e dei ringraziamenti, rivolti in particolare alla Fondazione, il cui Presidente Giuseppe Strada è tra gli intervenuti: si resta a chiacchierare ancora un po' e ci si dà appuntamento per il week end all'insegna dei Beatles.

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