I vicoli luminosi, i turisti che catturano scorci, il vociare contenuto, il caldo che, a dispetto del calendario, sembra volerci concedere una tregua. È tutto in ordine per una grande festa: 1452 volte auguri, Crema. Secondo quanto riportato dal sito istituzionale del comune “la fondazione della città risalirebbe al 15 agosto 570 quando, minacciati dai Longobardi,gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata dell’isola della Mosa, sotto la guida prima di Cremete, conte di Palazzo, e poi di Fulcherio. Da qui i toponimi Crema e Insula Fulcheria”.
Il futuro da scrivere
Il motivo per festeggiare, dunque, oggi in città è duplice: non basta il Ferragosto, Crema merita una festa in grande stile. Fatta di cibo condiviso e di sorrisi, di storia da raccontare, presente da vivere e futuro da scrivere. Non c'è solo la bontà del tortello dolce o del salva con le tighe (che comunque in questi giorni, in piazza Aldo Moro incantano più di 300 persone a sera), o il forte richiamo di turisti da tutto il mondo grazie al film Chiamami con il tuo nome, c'è soprattutto la forza di una piccola città che trova sempre nuove occasioni per splendere. Non solo sotto il sole, non solo a Ferragosto. Anche dopo attimi (o anni) davvero difficili.
Bellezza ovunque
Di certo, è merito di chi la abita e ogni giorno la custodisce con mani operose. Come si fa coi tesori più preziosi. Di certo, è merito di chi la vive in ogni frammento: dalle bellezze del centro agli angoli delle periferie. Perché c'è bellezza ovunque. Non bisogna mai stancarsi di scovarla. E di coltivarla. Ché, si, anche dopo 1452 anni, la nostra città è proprio bella. Tanti auguri, Crema.