Crema, 1450 volte auguri. Secondo quanto riportato dal sito ufficiale del Comune, "la fondazione della città risalirebbe al 15 agosto 570 quando, di fronte alla minaccia rappresentata dall’invasione longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata dell’isola della Mosa, approntandola a difesa sotto la guida prima di Cremete, conte di Palazzo, e poi di Fulcherio. Da questi due personaggi deriverebbero perciò i toponimi Crema e Insula Fulcheria”.
Ripartire
Il tempo che passa fortifica lo spirito di appartenenza ad una città, la nostra, che ha sempre trovato il coraggio di ripartire. Lo ha fatto nella storia, lo continua a fare oggi, dopo la pandemia. Sono ancora vive in ciascuno di noi le immagini di Crema deserta, silenziosa, circondata dai soli rintocchi delle campane. Ma viva, disposta a rimboccarsi le maniche per ricostruire la felicità. Un mattone dopo l'altro.
Aria di felicità
Oggi in centro il sole splende alto in cielo. Non si vedono i sorrisi, celati dalle mascherine, ma negli occhi dei cremaschi si riflette l'entusiasmo di una città che non ha mai smesso di vivere, abbracciando diverse culture ed hermanos venuti da lontano. Perché insieme la felicità si ricostruisce meglio. E ora, finalmente, si respira.