Il festival cultural gastronomico I Mondi di Carta, in corso di svolgimento negli spazi del Centro Culturale Sant'Agostino a Crema, nel corso della seconda giornata di interessanti appuntamenti con la città e con i molti visitatori, arrivati anche da fuori città, apre le porte alla scienza, onorandosi della presenza della professoressa Michela Matteoli, intervistata dal giornalista cremasco Walter Bruno, direttore della comunicazione del Gruppo Humanitas.
Identikit dell'ospite
Laureata con lode con successivo dottorato in scienze biologiche presso l'Università di Pisa, la ricercatrice è professoressa ordinaria di farmacologia presso l'Humanitas University, direttrice del programma di Neuroscienze presso l’Istituto Clinico Humanitas, direttrice dell’Istituto di neuroscienze del CNR e socia corrispondente dell'Accademia dei Lincei. La sua attività di ricerca si concentra principalmente sulle sinapsi e su come il sistema immunitario influisca sulla loro formazione e funzione.
La fioritura dei neuroni
L'incontro con il pubblico cremasco è l'occasione per presentare il suo ultimo libro “La fioritura dei neuroni. Come far sbocciare la nostra intelligenza per tutta la vita”, edito da Sonzogno all'interno della collana Scienze per la vita, ideata e diretta da Eliana Liotta. La trattazione parte dall'idea che a tutti piace pensare che il cervello non debba per forza peggiorare con l’età e che per questo motivo risulta entusiasmante il filone di studi, sempre più rigoglioso, sulla neurogenesi negli adulti, cioè sulla nascita di cellule nervose anche quando lo sviluppo dell’organismo è completato. Michela Matteoli la chiama, con una metafora, «fioritura dei neuroni» e immagina il cervello come un giardino che, innaffiato a dovere, rimpiazzi con nuovi germogli le piantine rinsecchite, aggiunga foglie ai rami dei suoi alberi, veda sbocciare fiori che non c’erano.
I neuroni muoiono?
Con il suo stile diretto, gli esempi e gli aneddoti di vita vissuta, la studiosa affronta con leggerezza il tema delle sinapsi e dei neuroni, che si rigenerano, cambiando le prospettive della ricerca. “La maggioranza dei neuroni si sviluppa dall'inizio della vita fino all'adolescenza e su questo la comunità scientifica è concorde. La diatriba fra gli scienziati è se ciò possa avvenire anche nel cervello di adulti e anziani. Gli studi sono in corso. Io sostengo che quando facciamo attività fisica aerobica rilasciamo iresina, che comunica con il cervello e aumenta la forza di comunicazione tra le sinapsi, favorendo la nanogenesi”.
Perché del cervello sappiamo così poco?
In realtà, spesso del nostro cervello conosciamo e sentiamo parlare più dei problemi e delle malattie che incutono timore: demenze, perdita di memoria, Alzheimer, morbo di Parkinson. “Le malattie del cervello sono quelle che ci fanno più paura – afferma la neuroscienziata - Noi abbiamo solo farmaci che trattano il sintomo, ma che non curano la malattia. Sono i neuroni che muoiono, sono malattie degenerative”. Questo è il sentire comune, ma la relatrice, con la chiarezza e l'empatia, che le sono proprie, spiega come sia possibile coltivare l'intelligenza per tutta la vita.
I consigli della nonna
Nel suo libro, che ha carattere divulgativo e cerca di spiegare temi complessi con un linguaggio semplice, Michela Matteoli propone delle buone pratiche per facilitare la fioritura dei neuroni. “Il cervello non smette mai di imparare. Invecchiare non vuol dire tirare i remi in barca. L'attività fisica, per esempio, riduce anche l'infiammazione. Una dieta sana combatte il carico infiammatorio. La qualità e la quantità del sonno sono fondamentali: le memorie vengono consolidate durante la notte, passando dall'ippocampo alla corteccia dove ci sono i magazzini della memoria”. Anche i rapporti sociali diminuiscono l'infiammazione. Chi fa attività di aiuto agli altri, di volontariato ritarda l'insorgenza del declino cognitivo”.
La manutenzione del cervello
La professoressa prosegue dichiarando che una recente scoperta ha dimostrato che durante la notte avviene la manutenzione del cervello: “Qualsiasi lavoro produce scorie. Il cervello le elimina mentre dormiamo. Perdere una notte di sonno vuol dire non eliminare le scorie”. Un pericoloso nemico del nostro encefalo è il cortisolo, che viene rilasciato dallo stress e che anche a basso livello danneggia le funzioni cerebrali. Perciò, la ricetta per restare in forma ha questi ingredienti: imparare sempre, dormire bene, mangiare sano, fare attività fisica e coltivare buoni rapporti sociali.
Respirazione e meditazione
Fondamentali per la buona salute del cervello sono anche i momenti di quiete e le attività che aiutano a creare il silenzio. La professoressa torna a proporre azioni che possono generare benessere: ”Siamo continuamente sommersi da stimoli, il cellulare, la televisione. Il cervello ha bisogno di tempo, di calma. La meditazione può essere molto utile. Importanti studi di risonanza funzionale hanno dimostrato che camminare nel verde attiva le onde lente nell'encefalo, facendo abbassare i livelli di cortisolo”. Michela Matteoli con la sua presenza positiva e la sua esposizione chiara sembra aver convinto i presenti ad adottare uno stile di vita più sano e consapevole, a vantaggio delle funzioni cerebrali e di tutto il corpo.