14-03-2024 ore 14:30 | Cultura - Incontri
di Boris Parmigiani

Caffè filosofico: incontro sull’intelligenza artificiale. Ceselli: ‘combinazione con l’uomo’

Le macchine, le persone e le vie di mezzo: dai modelli matematici al linguaggio naturale è la tematica trattata lunedì scorso. Marco Ermentini, presidente del consiglio direttivo del Caffè filosofico di Crema, ha introdotto il relatore Alberto Ceselli, docente d’informatica presso l’università degli studi Milano. Attualmente ricopre la carica di coordinatore di OptLab, il laboratorio di ricerca operativa del dipartimento. Alberto Ceselli, relazionandosi al pubblico, ha posto in essere due approcci dell’Intelligenza artificiale: simbolico, inteso come un programma che riceve dati e produce un risultato; connessionista, riceve dati e risultati, e produce un modello.

 

‘Deve essere programmato da un essere umano’

Il progresso tecnologico dell’Intelligenza Artificiale non è stato lineare, e nel corso del tempo è cambiata la capacità d’elaborazione dei dati. È concepita come un ipotetico sistema automatico, costruito dall’uomo, che mostra comportamenti e pensieri autonomi. Dal punto di vista scientifico-ingegneristico il concetto d’intelligenza artificiale è sfuggente: qualsiasi congegno meccanico per svolgere i suoi compiti, deve essere programmato da un essere umano. Per il futuro è auspicabile una combinazione dei due approcci unitamente all’apporto umano nella capacità decisionale.

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