Nel pomeriggio di giovedì 12 dicembre, presso la galleria Arteatro della fondazione san Domenico, è stata inaugurata “Genesis”: la nuova mostra di Salvatore Alessi, realizzata con il contributo di Icas, Coim e Danesi. “Nella mostra sono presentate le mie ultime serie che ho fatto e nelle quali potete vedere i temi a me cari: la casa, la madre, il viaggio, la trasformazione – ha spiegato l’artista - tutto questo si sviluppa nell’arco di parecchi anni e continua a modificarsi. Quello che mi interessa sempre molto è capire ciò che pensano i visitatori e avere con loro uno scambio di opinione sulle mie opere”. Attraverso la sua particolare capacità di lavorare sulle immagini, facendole passare attraverso il prisma della pittura, Alessi riscopre il valore dell’arte di conferire un senso profondo alla contemporaneità.
Tra passato e innovazione
Umberto Cabini di Icas, sponsor principale della mostra, ha ringraziato Giuseppe Strada per questi anni di lavoro presso la Fondazione. Si è poi complimentato con Guido Giordana per la nuova nomina. Cabini ha poi presentato l’artista: “Ho conosciuto Salvatore in occasione di una mostra presentata da Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera. Ho visitato le sue ultime esposizioni, quella di Parigi e quella di Milano. Il suo percorso inizia come scenografo al teatro di Catania, ma da subito comincia a fare il pittore. Siamo felici di averlo qui, è un pittore importante e speriamo che la sua arte incontri il gusto dei cremaschi. Mi ha colpito la sua visione classicistica del passato tradotta in chiave moderna. Questo aspetto cattura parecchio l’attenzione, così come la sua nuova serie dedicata alle ambientazioni in metropolitana e alle case in trasparenza. Nelle opere dedicate alle donne, pare invece che voglia inviare un messaggio sociale, con colori intensi che esprimono la fragilità del periodo che stiamo vivendo e la sensibilità verso il tema dell’immigrazione e degli sbarchi che queste donne affrontano quotidianamente”.
Le opere
Il nuovo presidente, Guido Giordana si è complimentato con l’artista: “Ancora prima di essere consigliere, avevo notato la cartolina promozionale della mostra e mi ero promesso di visitarla. Non mi aspettavo di inaugurarla proprio il mio primo giorno da presidente. Ho pensato subito che fosse potente questa fusione tra sacro e profano modernizzato. Mi ha colpito tantissimo”. Le opere di Alessi non sono soltanto immagini, ma funzionano come vere e proprie storie raccontate, contenitori mobili il cui contenuto è ricerca, indagine, cognizione sugli avvenimenti umani. Le storie della sua pittura escono dalla cronaca del loro tempo per acquisire una dimensione più ampia, non sono semplice narrazione di fatti, ma mostrano connessioni reciproche, coscienza critica degli avvenimenti, relazioni tra eventi specifici della nostra società e processi di lunga durata. Sono visioni contemporanee che pescano in quello straordinario e mitico serbatoio d’emozioni che è l’arte del passato. L’artista lavora intorno al tema dell’icona, anche riprendendo i fondi oro della tradizione bizantina, senese e di Gentile da Fabriano. Qui però l’icona parla la lingua d’oggi, si apre alla vita della strada, ai drammi della contemporaneità, in ritratti che comunicano dignità, autocoscienza e resilienza.
Dove e quando
Genesis di Salvatore Alessi, dal 12 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025. Giornate di apertura: nel mese di dicembre il 14, 15, 21, 22, 23, 27, 28, 29, 30; nel mese di gennaio il 2, 3, 4, 5, 11, 12. Orari: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18.30, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. Ingresso libero e gratuito.