13-10-2022 ore 10:35 | Cultura - Storia
di Boris Parmigiani

Ombriano. Nel bicentenario della sua nascita L'Araldo celebra Francesco Sforza Benvenuti

Negli spazi all’aperto di villa Benvenuti a Ombriano, nel pomeriggio di sabato 8 ottobre, si è tenuta una conferenza riguardante la figura di Francesco Sforza Benvenuti (1822-1888), nella ricorrenza del duecentesimo anniversario della sua nascita. A fare gli onori di casa sono stati due dei pronipoti dell’insigne storico cremasco, Ferrante e Francesca Benvenuti. Il conte Ferrante ha ringraziato sentitamente il numeroso pubblico accorso e Pietro Martini, incaricato di svolgere la relazione celebrativa del bicentenario della nascita del loro illustre bisnonno. Mario Cassi, presidente del gruppo culturale L’Araldo, ha ringraziato il pubblico e ha porto il saluto al tenente colonnello Claudio D’Arcangelo, del 10° reggimento genio guastatori di Cremona e a Laura Zanibelli, consigliera comunale della città di Crema. Ha poi invitato i presenti a osservare un minuto di silenzio in ricordo di Lidia Ceserani Ermentini, recentemente scomparsa. Cassi ha proposto, in accordo con l’associazione Gli Ostaggi, di riprendere l’iniziativa del 1952 di Winifred Taylor Terni, intesa a riportare a Crema le parti di archivio storico cremasco (documenti del XV-XIX secolo) che si trovano attualmente presso l’archivio storico di Lodi.

 

Crema e il suo territorio

Francesca Benvenuti ha letto alcuni brani tratti dall’opera Crema e il suo territorio di Francesco Sforza Benvenuti, soffermandosi sui diversi elementi descritti, dalle virtù guerriere dei cremaschi alla storica e acerrima rivalità con i cremonesi, dalle condizioni di vita della popolazione locale agli aspetti tipici della società cremasca di quel tempo. Nei sessanta minuti successivi, Martini ha tracciato un profilo della vita, delle opere e della personalità di Francesco Sforza Benvenuti, nato a Crema il 3 novembre 1822 da Luigi e Marianna Terni, in una casa Benvenuti poi demolita, allora situata all’inizio dell’attuale via Ginnasio. Compiuti i primi studi a Crema e quelli universitari a Pavia, Benvenuti si laurea in legge nel 1845 e consegue l’abilitazione alla professione forense nel 1851. Si sposa nel 1849 con la nobile milanese Giuseppina della Porta e dal matrimonio nascono quattro figli: Bice, Laura, Dante e Ferrante. Sceglie di non svolgere attività di avvocato ma di dedicarsi agli studi storici. Decide di risiedere nella villa di Ombriano, dove compone la sua opera principale, la Storia di Crema, pubblicata nel 1859. Con lo scritto Crema e il suo territorio contribuisce alla Grande illustrazione del Lombardo-Veneto di Cesare Cantù. Nel 1861 scrive Crema e la sua autonomia provinciale, anche se il tentativo di restituire a Crema il rango di capoluogo di provincia non ha poi esito positivo.

 

L’agone politico e le opere

Sceso nell’agone politico e coinvolto nelle contese elettorali dei primi anni post-unitari, Benvenuti si schiera con il partito cittadino più moderato dei “Porzi”, contrapposto a quello dei “Giavarini”, collaborando attivamente al loro giornale, L’Amico del Popolo, contrapposto al giornale degli avversari, L’Eco di Crema. Viene ripetutamente eletto nel consiglio provinciale di Cremona, divenendone assessore e vicepresidente. È sindaco di Ombriano e di Bagnolo. Dal 1871 al 1876 è direttore del giornale La Gazzetta di Crema. Nel 1876 compone Crema nel secolo della Lega Lombarda. Cenni storici, in occasione del settecentesimo anniversario della battaglia di Legnano. Scrive anche alcune opere in prosa e in versi, oltre a due commedie, delle quali una è rappresentata nel 1867. Ricopre varie cariche istituzionali e culturali locali, anche negli ambiti scolastici, della biblioteca, della conservazione dei monumenti e della società operaia allora esistente. Gli vengono riconosciute le onorificenze di Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro e del Sovrano Militare Ordine di Malta.

 

Dizionario biografico e Insula Fulcheria

Nell’ultimo periodo della propria esistenza, Benvenuti compie la sua seconda opera più importante, il Dizionario Biografico Cremasco, pubblicato nell’anno della sua scomparsa, il 1888. Muore infatti a Ombriano il 23 aprile di quell’anno. Nel 1891 gli viene dedicato un busto marmoreo, opera dello scultore Bassano Danielli, oggi collocato nei chiostri del Museo di Crema e del Cremasco. I suoi resti mortali sono tumulati nel famedio del cimitero maggiore di Crema. Al termine della conferenza, sono seguite alcune domande da parte del pubblico. Il conte Ferrante Benvenuti ha ringraziato il relatore e tutti gli intervenuti, dichiarando la propria soddisfazione per il buon esito dell’incontro e invitando i presenti a un buffet cortesemente offerto all’interno della Villa Benvenuti. Il gruppo culturale L’Araldo ha predisposto una ristampa anastatica del fascicolo Crema e il suo territorio e l’ha consegnata ai partecipanti a questa iniziativa celebrativa, insieme a una cartolina commemorativa con annullo, acclusa a tale fascicolo. Sul prossimo numero della rivista Insula Fulcheria, in uscita nel dicembre 2022, sarà pubblicato un articolo di Pietro Martini dedicato a Francesco Sforza Benvenuti.

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