13-03-2016 ore 15:21 | Cultura - Onda critica
di Micol Grasselli

Onda Critica. Al San Domenico Il visitatore che Freud non si aspetta

Il teatro San Domenico di Crema ha ospitato il 25 gennaio lo spettacolo Il visitatore un'intensa pièce scritta da Éric-Emmanuel Schmitt ed interpretata da una coppia affermata nel contesto teatrale; Alessandro Haber nei panni di Freud e Alessio Boni in quelli di un forestiero non identificato; un angelo, un povero disgraziato o forse Dio in persona? L'ambientazione, i rumori degli spari e i canti che giungono dalla strada, ci portano nell'Austria del 1938; da poco annessa al Terzo Reich, dove gli ebrei vengono perseguitati ormai incessantemente.

 

Berggstrasse 19
In una casa di Vienna, in Berggstrasse 19 precisamente, si rifugiano il famoso psicanalista e la figlia Anna, interpretata da Nicoletta Robello Bracciforti. Padre e figlia discutono su ció che sta accadendo ed Anna, una donna tanto coraggiosa, esorta il padre alla fuga. L’appartamento nel quale vivono è la scena di ripetute visite di un ufficiale della Gestapo, corrotto, abilmente interpretato da Alessandro Tedeschi. Questi, dopo ripetuti scontri con la figlia, la porta via per degli accertamenti.
Haber, magistralmente irriconoscibile, presenta straordinarie doti nell'adesione alla figura di padre, anziano, malandato e preoccupato per le sorti della figlia.

 

Più che uno spettacolo filosofico
La platea ha un attimo di sospiro quando dalla finestra spunta un inaspettato visitatore; considerato in primis come un paziente, Freud scopre che è molto di più. Ha davanti l'individuo di cui ha sempre negato l'esistenza. Si vengono così a creare discussioni sui massimi sistemi, che portano Freud a formulare la fatidica domanda: “se Dio esiste, perché permette tutto ció?”. La regia di Valerio Binasco mette in scena più che uno spettacolo filosofico, uno scambio di idee e opinioni dove emerge la figura umana.

 

Intrigante e coinvolgente

L'opera non risulta in alcun momento pesante in ragione ai riferimenti filosofici; anzi molto intrigante e coinvolgente grazie al continuo botta e risposta dei due protagonisti, come voci crepitanti di uno scordato contrabbasso ( Haber-Freud) e un indemoniato violino (Boni-visitatore). Uno spettacolo che fa riflettere e nel contempo diverte, soprattutto per la sagace autoironia che ha sempre contraddingue i personaggi interpretati da Haber.
 

Onda critica

Recensione di Micol Grasselli, classe 5G LES I.I.S. dell'istituto Racchetti Da Vinci di Crema per il progetto Onda Critica-teatro visto dagli studenti a cura di Associazione D'Angel-Angeli dello Spettacolo in collaborazione con Teatro San Domenico di Crema, con il patrocinio dell'Associazione nazionale dei critici di teatro, Teatro.it, Sipario e l'Ordine dei giornalisti, Cremaonline.it.

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