13-02-2024 ore 20:10 | Cultura - Arte
di Giulia Tosoni

Ticonzero per Winifred, l'atelier di arte terapia. 'Un progetto culturale dedicato all'inclusione'

“Una sperimentazione a partire dalla trasversalità, fare dell’arte terapia in un luogo culturale permette non solo l’inclusione, ma anche la fruizione della cultura”, con queste parole l’artista multidisciplinare di Ticonzero Cremona Siria Bertorelli ha presentato Ticonzero per Winifred, un atelier di arte terapia in collaborazione con la cooperativa Koala. Negli spazi di Winifred gli assessori Giorgio Cardile, Emanuela Nichetti e Anastasie Musumary hanno rappresentato il comune come istituzione attiva nella valorizzazione dei talenti, insieme a Nicolò Bassi della cooperativa e Silvia Scaravaggi di Winifred.

 

Come e quando

Sabato 2 marzo a partire dalle ore 9.30 verrà presentato l’atelier e saranno fatti i colloqui preliminari. Il laboratorio si terrà da sabato 9 marzo a sabato 15 giugno per tre incontri mensili dalle ore 9.30 alle ore 11.30. In totale saranno 12 gli incontri suddivisi nei seguenti sabati: 9, 16 e 23 marzo, 6, 13 e 20 aprile, 4, 11 e 18 maggio, 1, 8 e 15 giugno. L’iscrizione è obbligatoria compilando il questionario al link in allegato e sono ammessi massimo 8 partecipanti.

 

Dare voce alle fragilità

“Come comune crediamo che una città debba diventare comunità e prendersi cura delle fragilità”, ha sottolineato Cardile. “Quello di Ticonzero è un passo innovativo, una proposta veramente coraggiosa che Winifred fa per dare voce alle fragilità”, ha aggiunto l’assessore Nichetti. La trasversalità è la chiave di questo progetto dove sono abbracciati vari ambiti della neurodivergenza, perciò “il comune deve affrontare le fragilità non solo da un punto di vista socio sanitario ma anche da un punto di vista artistico”, ha commentato Musumary. “Il sostegno della cooperativa Koala è fondamentale in questo campo, per creare nuovi strumenti utili a rispondere all’esigenza del territorio, ponendo attenzione al coinvolgimento tramite modalità innovative”, ha concluso Nicolò Bassi.

2519