12-12-2023 ore 20:00 | Cultura - Libri
di Annamaria Carioni

Galmozzi e Cremaonline presentano il libro 'Vivere ancora', l'ordinaria forza della fragilità

L'ambizioso progetto, nato in piena emergenza pandemica da Covid, fortemente voluto e realizzato dal Centro Ricerca Galmozzi e dal quotidiano Cremaonline, in fattiva sinergia di intenti e di scopi, è giunto al suo naturale epilogo: un volume, che racchiude le storie e i volti dei protagonisti. Dopo mesi di intenso lavoro, finalizzato a dare voce a chi quasi mai ha la possibilità di farsi ascoltare, durante i quali i due importanti riferimenti per il territorio si sono messi in ascolto della comunità, il primo attraverso la disponibilità e l’impegno dei suoi volontari, il secondo con le diverse professionalità della redazione, diretta e coordinata dal direttore Andrea Galvani, il libro “Vivere ancora. L'ordinaria forza della fragilità. Il valore delle esperienze nel cremasco” è stato presentato alla città in conferenza stampa.

 

Un regalo per la città
Nino Antonaccio, presidente del Centro Galmozzi, salutando i giornalisti presenti e le autorità intervenute, ha preso la parola per primo per sottolineare che sono state raccontate storie difficili, scomode, spesso evitate dai più non per fastidio, ma per disabitudine. E' stata fotografata la città, con la possibilità di cogliere dei focus significativi per un futuro confronto sulle criticità così come sulla ricchezza e le risorse, emerse proprio grazie a questo progetto di indagine e scoperta: “E' stato un lavoro che ci ha toccati, nel senso anche fisico del termine. Ci siamo lasciati contaminare, ci sono rimaste addosso tracce di condivisione”.


La mission del Centro Galmozzi
“A quasi 77 anni emozionarsi è un fenomeno interessante – ha aggiunto Felice Lopopolo, coordinatore del progetto – E' stato un itinerario in cui abbiamo incontrato tanta gente, tante persone in carne ed ossa. Sono tutti nel libro, quasi tutti. Con questo progetto abbiamo ribaltato la mission del Centro Galmozzi: non siamo partiti dalla ricostruzione del passato per capire il presente, ma viceversa proprio dal presente, per comprendere cosa sia accaduto in questi anni difficili di pandemia e che cosa sia maturato nella testa delle gente”. Lopopolo ha concluso il suo accorato intervento ricordando quanto ogni persona,  ognuno di noi sperimenti la propria fragilità e la propria capacità di resilienza.

 

Il plauso del Sindaco
“E' un'iniziativa, che rappresenta un'istantanea sulla nostra comunità, vista ed intercettata nella sua fragilità e nella sua forza. Non è un libro scritto in socialese, ma un racconto di storie con un approccio autentico e culturale. Per questo diventa un'occasione di conoscenza per scoprire nelle storie degli altri frammenti della propria storia di vita”. Il primo cittadino Fabio Bergamaschi ha quindi rinnovato il sostegno e l'apprezzamento dell'amministrazione comunale per il prezioso lavoro svolto, che si è rivelato un utile strumento di indagine e di comprensione della realtà locale e delle diverse tematiche affrontate.

 

Un modo nuovo di comunicare
L'Assessore alla cultura e alla politiche giovanili Giorgio Cardile ha sottolineato come nel racconto delle fragilità emerga forte il desiderio di riscatto. Ha poi rimarcato l'aspetto fondamentale dell'innovazione della comunicazione, operata da Cremaonline, media partner del progetto, con lo scopo di narrare il positivo, il contenuto vero, non sempre e soltanto lo scoop, la falsa notizia. Anche il direttore di Cremaonline, Andrea Galvani, ha parlato di un salto di qualità nella comunicazione: “Togliere la temporalità, l'immediatezza della notizia per andare verso un approfondimento del territorio in cui viviamo, della città a cui vogliamo bene. Da qui la necessità di raccontare in modo diverso, già a partire da un anno prima dell'arrivo del Covid”. Michele Mariani, a nome dei tre videomaker, ha tratteggiato brevemente l'esperienza vissuta, a tratti emotivamente impegnativa, di raccolta delle testimonianze, tra abilità tecniche e senso di sentita partecipazione.

 

L'evento conclusivo
Domenica 17 dicembre 2023 alle ore 16.30 il progetto festeggerà la sua conclusione presso il teatro San Domenico con uno spettacolo di condivisione, in un flusso di esperienze e desideri, dove le difficoltà possono diventare opportunità per vivere ancora e meglio. L'evento, che vede la regia di Rosa Maria Messina, si svilupperà su diversi livelli: le performance del cantautore cremasco Giovanni Bressanelli, del maestro Alessandro Lupo Pasini e della musicista Debora Tundo si intrecceranno con le narrazioni dei testimoni e con una scelta di inserti video, tra quelli molto più numerosi realizzati dai tre operatori Michele Mariani, Ottavio Bolzoni e David Donesana Tacla, che hanno curato le riprese, il montaggio e la post produzione con maestria e sensibilità. Il biglietto di ingresso di 5 euro andrà a sanare in piccola parte le ingenti spese sostenute per la realizzazione del progetto e del libro.

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