11-10-2024 ore 16:22 | Cultura - Incontri
di Giulia Tosoni

I mondi di carta. 'Colori, personaggi e immagini': giocare con i ricordi per raccontare se stessi

La sala Agello del centro culturale sant’Agostino di Crema ha ospitato il terzo appuntamento della dodicesima edizione del festival cultural gastronomico I mondi di carta. Giocare con i ricordi, i luoghi e le passioni: tre libri per viaggi introspettivi, questo il titolo dell’incontro, perfettamente in linea con il tema scelto per il 2024: “A che gioco giochiamo?”. Cristina Cappellini, Barbara Reverberi e Raffaele Raja, moderati dal giornalista Fabio Benati, hanno raccontato se stessi con l’utilizzo delle emozioni e della parola scritta.

 

Che colore scegli?

Tre i libri presentati: Fino all’ultima salita della Cappellini, C’è tutto il tempo quando sei gentile della Reverberi e Gli occhi dello chef di Raja. Benati, attraverso domande giocose, ha coinvolto gli autori e il pubblico alla scoperta delle opere. “Quale colore abbineresti al tuo libro?”, questo il primo quesito posto. Il microfono passa subito a Barbara che sceglie l’azzurro tiffany, “perché nasce da una ricerca interiore, è un colore che si perde nell’azzurro, capace di richiamare la calma interiore”. Per Raffaele non ci sono dubbi, è il blu perché “tutti i protagonisti del mio giallo, ambientato nella penisola sorrentina, guardano i golfi di Salerno e di Napoli. Tutti sono affascinati e attratti dal colore mare”. L’ultima a prendere parola è stata Cristina: “ho pensato al rosso, perché identifica tanti sentimenti, emozioni e significati. Il rosso della passione e dell’amore, ma anche del dolore e del patimento”.

 

Cosa vi rappresenta?

“Solitamente gli autori tendono a identificarsi in un personaggio, contesto o paesaggio. Nel vostro libro cosa vi rappresenta?”, questa la seconda domanda posta. “Essendo il mio libro un saggio, posso affermare che tutto mi rappresenta”, ha dichiarato la Reverberi: “racconto di tutte la persone che si rivolgono a me per trovare una dimensione alle loro giornate”. Per Raja “la risposta è complicata”, ha affermato di ritrovarsi in ognuno dei suoi personaggi, anche se “nei due protagonisti, entrambi investigatori, mi ci rivedo un po’ di più”. La Cappellini non ha dubbi: “è Ester, in lei c’è molto di me, specialmente nei particolari del carattere come la testardaggine e la determinazione”.

 

Un immagine per libro

Benati prosegue con le domande, chiedendo agli autori quale immagine possa descrivere i loro libri. “Lo ying e lo yang, un cerchio fatto di luci e ombre”, questa la risposta di Barbara. Il giallo di Raffaele è descritto dagli occhi spalancati: “l’immagine del primo delitto”. Per Cristina una strada rappresenta al meglio il suo romanzo perché “si parte da una situazione di buio totale per raggiungere la luce”.

 

Local food

L’aperitivo letterario si è concluso con una piccola degustazione organizzata dagli studenti dell’istituto Sraffa. “Sono stati ideati tre finger food dedicati a ciascun libro presentato”, ha spiegato la foodblogger Annalisa Andreini, “preparati usando ingredienti tipici del territorio di provenienza degli autori”. Gli alunni, pre Raja, hanno pensato ad una rivisitazione della classica caprese, giocando sulle consistenze. Alla Cappellini hanno proposto un piatto dedicato alla radice di Soncino, addolcita con il miele e accompagnata dal vin cotto all’uva fragola e nocciole. Per la Reverberi hanno pensato a un burger di riso allo zafferano, con mousse di gorgonzola e sabbia di grana padano. Gli alunni del Cr Forma, hanno deliziato i presenti con l’assaggio del caffè cremaschino, ideato da Luciana Groppelli.

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