Ricorre oggi il cinquantesimo anniversario dell'inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II, aperto a Roma, presso la basilica di San Pietro l'11 ottobre 1962, allora festa della divina maternità di Maria, definita nel Concilio di Efeso del 431. L'ispirazione di questo evento è maturata nel cuore e nella mente di papa
Giovanni XXIII che la liturgia della Chiesa ricorda proprio oggi e non il giorno della morte, come è tradizione ecclesiastica, avvenuta il 3 giugno del 1963.
Giovanni Paolo II, che ha dichiarato beato papa
Roncalli il 3 settembre del 2000 ha voluto che la sua memoria liturgica coincidesse con il ricordo dell'apertura del Concilio.
La mostra di CremaLa parrocchia della Cattedrale di Crema ha organizzato una mostra di quadri, con la collaborazione del pittore
Luciano Perolini, raffiguranti i papi che in qualche modo sono stati protagonisti di quell'evento chiamato '
nuova pentecoste del secolo XX'. Emerge dalla mostra un papa Giovanni sereno, fiducioso nel signore che guida la Chiesa e la storia e colmo di fiducia verso l'uomo, da amare, da aiutare nell'adempimento della sua missione. Un volto sereno contro tutti i profeti di sventura che vedevano solo catastrofi, disastri e infelicità. Accanto si evidenzia la figura di
Paolo VI, teso e sofferente per l'infedeltà al messaggio del Concilio da parte di tanti uomini di Chiesa, che hanno confuso l'aggiornamento della verità evangelica con l'arbitrio di impostazioni di vita e si scelte morali contrarie al messaggio delle beatitudini.
'Il sorriso di Dio'E' poi il 'sorriso di Dio' che ci accoglie, dunque papa
Luciani, il papa dei 33 giorni che ha avvicinato con la sua parola semplice e suasiva, con il suo sguardo limpido ancora l'umanità al volto di Dio. Sia papa
Montini, che ha guidato la seconda sessione del Concilio fino alla sua conclusione (8 dicembre 1965), come
Giovanni Paolo I, sono stati protagonisti speciali di questo grande avvenimento.
Il giovane RatzingerCi sono anche quadri che raffigurano papa
Benedetto XVI con semplicità disarmante e con braccia aperte, quasi per raccogliere tutti i ricercatori della verità e portarli a quel Dio che è fonte di ogni luce e di ogni bene presente nel cuore degli uomini di buona volontà. Al Concilio il giovane
Ratzinger era esperto di teologia, voluto dal suo arcivescovo di Colonia, cardinale
Frings. Conclude la mostra anche il volto del cardinale
Carlo Maria Martini recentemente scomparso, il 31 agosto; da esperto della sacra scrittura è stato tante volte consultato soprattutto dal gesuita cardinale
Agostino Bea per il documento
Dei Verbum inerente allo studio della parola di Dio.
I documenti di CapovillaAccompagna la mostra una serie di documenti dettati dall'arcivescovo
Francesco Capovilla, già segretario di papa Giovanni; una serie di immagini e di riviste che ricordano questo avvenimento con un libretto di 100 pensieri presi dagli scritti di papa Luciani e curati dall'attuale parroco di Canale d'Agordo, suo paese natale. La mostra, ad ingresso libero, resta aperta in via Forte fino a domenica 14 ottobre con i seguenti orari: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.