11-03-2022 ore 20:21 | Cultura - Incontri
di Denise Nosotti

Galilei: Claudio Fava e la verità che rende liberi sull'esempio del padre vittima di mafia

Lunedì 21 maggio si ricorderanno, in tutt’Italia, le vittime della mafia, in una giornata a loro dedicata. Per sensibilizzare i ragazzi sul tema della verità e della legalità, l’istituto superiore Galilei di Crema stamattina ha organizzato un incontro, presso il multisala Porta Nova. Ospite Claudio Fava, figlio di Pippo, giornalista assassinato nel 1984 e attuale presidente della commissione antimafia di regione Sicilia. Quasi 300 gli studenti che hanno partecipato all’evento, introdotto dalla dirigente scolastica Paola Orini, affiancata dalla promotrice del progetto, l’insegnante di religione Veronica Carfì insieme ai colleghi Stefano Pagazzi, Mario Bertoletti, Viviana Gulino. In rappresentanza delle istituzioni erano presenti inoltre il consigliere regionale Matteo Piloni, il presidente della provincia di Cremona Mirko Signoroni, il presidente del consiglio comunale di Crema Gianluca Giossi, il vicario generale don Maurizio Vailati e la presidente del consiglio d’istituto del Galilei, Annamaria Carioni. 

 

‘Conoscenza a 360 gradi’

Dopo i ringraziamenti a quanti hanno permesso la realizzazione dell’iniziativa, la preside Orini ha evidenziato che “la scuola non deve trasmettere solo le conoscenze e competenze utili per proseguire negli studi o nel lavoro. Ha un compito formativo a 360 gradi. Nel programma didattico è infatti compresa l’educazione civica; va oltre la burocrazia, si sviluppa anche attraverso incontri come quello con l’onorevole Fava, che racconta un atteggiamento legato a una serie di valori come la verità, l’onestà e la giustizia”. 

 

‘Diritto alla verità’

Veronica Carfì, visibilmente emozionata ha introdotto il relatore: “verità e libertà sono irrinunciabili. I secoli ci restituiscono nomi. cognomi di uomini e donne che hanno dedicato la propria vita a rivendicare il diritto a quella verità che rende liberi contro coloro che hanno sempre, con prepotenza, cercato di celarla. Grandi sono invece quelle persone che hanno preferito non arrendersi. L’elenco dei nomi sarebbe lungo e prezioso. Tra questi spicca il nome di Giuseppe Fava: padre, scrittore, giornalista e drammaturgo. Un uomo che ha voluto fare del suo lavoro uno strumento di amplificazione del suo grido contro la mafia”. A Claudio Fava, come il padre giornalista, ma anche scrittore e sceneggiatore, si deve il soggetto del film ‘I cento passi’, dedicato a Peppino Impastato. Il padre aveva fondato la rivista ‘I siciliani’: il giornale ha ‘rotto’ le regole non scritte, facendo nomi e cognomi della mafia di Catania. Venne freddato nel gennaio 1984. Grazie alle sue inchieste sono finiti in manette il boss Nitto Santapaola e il suo clan, accusato, tra l’altro dell’omicidio dello stesso Fava. Le classi quarta e quinta hanno seguito con trasporto il racconto dell’ospite. Il lavoro sull’importanza della verità non si ferma però all’incontro di venerdì. Proseguirà in classe con le impressioni dei ragazzi. Perché l'opera e il sacrificio di Pippo Fava possa portare a nuovi frutti. 

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