Il quartetto sale sul palco ancora offuscato, ogni componente prende posizione e, ad un certo punto, si diffondono per la sala le delicate note create da un violino, che danno forma a una melodia triste e malinconica, seguite da un contrabbasso, poi da una chitarra e, infine, da una fisarmonica. Questa è una delle tante scene che caratterizzano lo spettacolo intitolato Un adolescente in lager; una rappresentazione dedicata agli studenti che ha avuto luogo nel teatro San Domenico a Crema la mattina del 21 gennaio, con una sala piena.
Giorno della memoria
Il tema non poteva essere più azzeccato, visto che siamo ormai prossimi al 27 gennaio, Giorno della memoria, ricorrenza internazionale dedicata alle vittime dell’Olocausto. All’inizio dello spettacolo, quando le luci si spengono e il sipario si apre, un enorme schermo incomincia a trasmettere un’ intervista fatta ad un anziano di nome Marcello Martini, nato sotto il regime fascista e, in seguito, il 24 giugno del 1944, deportato a Mauthausen dove fame e sete assillavano ogni suo singolo giorno in cui non era più un essere umano ma uno schiavo.
La memoria
Una delle frasi più significative utilizzate dal signor Martini per raccontare l’orrore del campo è: “nel lager, pian piano, inizi a dimenticarti di te stesso, dei tuoi amici, della tua famiglia, perché il lager ti toglie tutto, anche la voglia di andare avanti”. A metà intervista lo schermo si spegne ed entra in scena il quartetto Muzikobando, compagnia che lavora come laboratorio di ricerca attento alla riscoperta di una tradizione musicale molto vasta. Durante lo spettacolo i musicisti deliziano il pubblico con musiche Klezmer, genere di tradizione ebraica e canti yddish, dialetto parlato dalla maggioranza degli ebrei dell’Europa centrale.
Codici espressivi diversi
La compagnia riesce a commuovere il pubblico quando il silenzio della sala accompagna i brani più malinconici, ma sa anche coinvolgere e rendere partecipi gli spettatori che a ritmo battono le mani accompagnando le melodie cariche di gioia e allegria. Gli studenti hanno apprezzato lo spettacolo che, unendo codici espressivi diversi, la testimonianza diretta e la musica, ha trasmesso un grande insegnamento: l’importanza di ricordare gli errori commessi dall’uomo in passato in modo da non commetterli più. Per usare le parole dello stesso Martini: “Ora la memoria siete voi”.
Onda critica
Recensione di Loris Denti Tarzia, classe V B PCU dell'Istituto Piero Sraffa per il progetto Onda Critica-teatro visto dagli studenti a cura di Associazione D'Angel-Angeli dello Spettacolo in collaborazione con Teatro San Domenico di Crema, con il patrocinio dell'Associazione nazionale dei critici di teatro, Teatro.it, Sipario e l'Ordine dei giornalisti, Cremaonline.it.