10-12-2020 ore 13:44 | Cultura - Crema
di Claudia Cerioli

Il primo incontro della rassegna sull’archivio di Crema relaziona sul documento più antico

La biblioteca di Crema per il primo incontro della rassegna “i documenti raccontano”, che si svolge su YouTube, a causa delle restrizioni imposte dal Covid, ha scelto di illustrare il documento più antico rinvenuto nell’archivio cittadino: una pergamena del fondo Benvenuti. Relatori, gli archivisti Francesca Berardi e Giampiero Carotti. La data del documento risale a domenica 29 gennaio 1290. Il titolo è ‘interessi estranei’. Si tratta di una pergamena sulla quale viene riportato un atto di vendita scritto in un latino diverso rispetto a quello scolastico, con una diversa grammatica e diverse abbreviazioni. Compare anche un disegno. È il timbro personale del notaio. All’epoca, servivano ben tre notai per poter effettuare un atto di vendita.

 

Vendita di una proprietà

Sul documento compaiono anche i nomi degli interessati: il venditore Giovannino Guarnerio e gli acquirenti, i signori Alferii di Crema. Oggetto della vendita, un terreno di sette pertiche a Offanengo maggiore, ceduto per nove lire. All’epoca, per indicare il luogo dove si trovava un appezzamento di terra, si usavano le “coerenze” ovvero si andava ad esclusione dei terreni, di proprietà altrui, che confinavano con esso. Questo fa capire che anche in epoche lontane, tutto quanto concernesse la legge e la burocrazia veniva ordinatamente messo nero su bianco per evitare situazioni spiacevoli. Il documento, nonostante il tempo passato, si è conservato molto bene.

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