10-07-2023 ore 20:02 | Cultura - Teatro
di Annamaria Carioni

Crema. Cultura diffusa e teatro per famiglie: al parco Chiappa applausi per l'Instabile Quick

È una domenica pomeriggio d'estate, calda ed assolata, ma al parco Chiappa di Crema si sta bene all'ombra dei fitti alberi. Le cicale friniscono, gli uccellini cinguettano:  in questa cornice naturale così verde e tranquilla la compagnia teatrale Instabile Quick porta in scena la storia di Zorba il gatto, liberamente tratta dal romanzo di Luis Sepulveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", bestseller nel 1996. Non c'è un palco, non ci sono fari, né microfoni e nemmeno il sipario. "Non siamo in teatro, non c'è buio - così introduce lo spettacolo il regista Giorgio Putzolu - alla fine di ogni scena chiudete gli occhi, poi riapriteli e fate ooooh". Con queste parole l'istrionico attore ingaggia i bambini e la parte bambina degli adulti presenti.

 

Bambini, nonni e genitori
Le sedie messe a disposizione dagli organizzatori sono tutte occupate, ne vengono aggiunte altre. Sono presenti molti bambini, accompagnati da genitori e nonni: qualcuno si gusta un fresco gelato, qualcuno sorseggia una bibita dalla borraccia, tirata fuori da uno zaino, tutti sono in attesa di vedere lo spettacolo. Molti spettatori sono arrivati in bicicletta, altri a piedi con passeggini e cagnolini al guinzaglio. La storia è conosciuta, anche grazie al film a cartoni animati, uscito nelle sale cinematografiche nel 1998: una mamma gabbiano, avvelenata dal petrolio riversato in mare da un'imbarcazione, riesce a consegnare in punto di morte il proprio uovo al gatto Zorba, strappandogli  tre promesse: non lo mangera', ne avrà cura finché non si schiuderà e insegnerà a volare al nascituro.

 

 

Due attori per nove personaggi
In scena si alternano magistralmente con ritmo ed energia il regista, che impersona il gatto soriano Zorba con aria sorniona e irriverente e Rosa Maria Messina, attrice e insegnante di teatro, che interpreta la gabbianella e molti altri personaggi ben caratterizzati, come Cesare, il gatto randagio romanesco o come Diderot, il gatto filosofo, amante dello studio e dei libri con la parlata francese o ancora come Bubulina, la vezzosa micetta siamese per la quale Zorba ha un debole.

 

Risate e partecipazione
I bambini si divertono e con loro anche gli adulti: esilarante la ricerca delle mosche, quale cibo per l'affamata gabbianella, sulle orecchie o sul naso dei piccoli spettatori, protagonisti della gag insieme agli attori. Notevoli le capacità interpretative dei due performers, sia nel linguaggio del corpo che nella mimica facciale e nella modulazione della voce. Significative e d'attualità anche le tematiche proposte: la diversità che, se accolta e non giudicata, arricchisce e la necessità di tutelare l'ambiente e le specie animali dall'inquinamento e dall'incuria dell'uomo. "Vogliamo portare la cultura sotto il naso di tutti, nei quartieri e nei luoghi alternativi del centro città - afferma l'Assessore alla Cultura Giorgio Cardile, presente in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, che ha sostenuto l'evento - la cultura deve essere percepita alla portata di tutti, della comunità intera con spazi ritrovati di incontro e di condivisione". 

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