Venerdì scorso la banda Giuseppe Verdi di Ombriano-Crema, e il suo presidente Lodovico Benvenuti, hanno voluto offrire alla comunità un concerto presso la splendida cornice proprio di Villa Benvenuti a Ombriano. La serata si è aperta con i saluti del presidente che ha voluto sottolineare da un lato la volontà della sua famiglia che la villa sia non solo una dimora privata, ma un luogo di comunità per tutti gli ombrianesi, dall’altro la straordinarietà di una realtà come la banda, patrimonio preziosissimo sia per il quartiere che per la città. Questo grazie al grande impegno e alla qualità con cui arricchisce l’offerta culturale del territorio e al suo fondamentale apporto didattico che nel corso degli anni ha permesso e continua a permettere di avvicinare molti bambini, ragazzi e adulti alla musica con corsi musicali annuali e vari progetti nelle scuole della zona.
Il concerto
Poi lo spazio è stato tutto della musica, attraverso cui il maestro Eva Patrini ha condotto il pubblico in un avventuroso viaggio musicale tra diversi paesi del mondo; sono state infatti eseguite la maestosa African Symphony di Van McCoy, la spagnoleggiante Granada, arrangiamento per banda della celebre canzone di Agustin Lara, la colonna sonora del colossal del 1962 Lawrence of Arabia, un medley di temi tratti dall’opera Porgy and Bess, geniale sintesi tra linguaggio classico e jazz, che narra la vita di due afroamericani nei sobborghi di Charleston, il sempre apprezzatissimo Sir Duke, omaggio di Stevie Wonder al grande Duke Ellington, l’originale per banda Il giro del mondo in ottanta giorni di Otto Schwarz, ispirato al romanzo di Jules Verne, e infine la tropicale Jungle Fantasy, che ha travolto il pubblico con gli incisivi ritmi delle percussioni e i vorticosi temi dei legni.
L'esecuzione dei Demi's Brass
Speciale menzione merita per l’esecuzione dei Demi’s Brass, quintetto d’ottoni della banda formato da Alessandro Colusso, Fabio Pelizzari, Giovanni Belloni, Mario D’Angelo e Stefano Rossi, che si è recentemente aggiudicato il primo premio nella categoria “Musica da Camera” alla terza edizione del concorso “Angelo Stringhi”. I Demi’s Brass hanno eseguito, a intermezzo tra il primo e il secondo tempo del concerto, Killer Tango di Kompanek e Four hits for five, by George!, anch’esso medley di alcuni temi del grande compositore americano George Gershwin.