10-02-2025 ore 08:56 | Cultura - Teatro
di Paola Adenti

Le Filippiche. Ponchielli esaurito per Caccamo e l'esilarante viaggio nel mondo della scuola

Lo scorso 9 febbraio il teatro Ponchielli di Cremona ha ospitato Filippo Caccamo con il suo ultimo spettacolo dal titolo Le Filippiche, atto finale. Un pomeriggio da sold out con un pubblico costituito prevalentemente da docenti e personale occupato nell'ambito lavorativo scolastico. Una sorta di affollato, variegato collegio docenti in cui tutti i presenti si sono accorti di parlare “la lingua a parte di un mondo a parte, quello della scuola”. Classe 1993, originario di Lodi e figlio di un dirigente scolastico, Demetrio Caccamo da Reggio Calabria, Filippo porta in tour un esilarante viaggio nel mondo della scuola italiana, mettendo in scena quello che è stato definito “un affresco comico innovativo che ammicca alle dinamiche dell’universo dell’insegnamento”. 

 

La scuola del nuovo millennio

Personaggi reali, presi dalle aule e dai corridoi delle scuole di ogni ordine e grado, situazioni da lui stesso vissute in qualità di docente, raccontate o scritte direttamente al suo indirizzo di posta elettronica da colleghi di tutta Italia, si sono susseguite a ritmo incalzante sul palcoscenico. Una sedia, tre fari a terra, un leggio e la verve comica di Caccamo, sono riusciti a strappare risate ed applausi per tutte le due ore dello show. “Parliamo di noi a chi non insegna perché è l’unico modo per farci capire”, ha chiarito dal palco sfatando luoghi comuni.

 

Un viaggio tra sigle e colla a caldo

Ha proposto poi un tuffo nelle sigle che caratterizzano la scuola del nuovo millennio: ptof, pon, bes, tfa, solo per citarne alcune, scatenando risate immediate in chi le usa quotidianamente e che, viste dall’esterno, comprende possano sembrare veramente appartenenti ad una realtà a sé. Referenti, addetti, progetti ed incarichi: altre parole chiave della professione. Esilarante la parodia delle ormai mitiche prove di evacuazione. Caccamo ha ripercorso il periodo buio della dad sottolineandone i lati comici e ha avuto parole di comprensione e vicinanza per i mariti delle insegnanti, loro vittime e braccio destro fra le mura domestiche alle prese con pistole che sparano colla a caldo e ritagli di carta colorata.

 

Ospite a sorpresa

Il comico ha interagito spesso con la platea, scendendo dal palco e coinvolgendola con quesiti diretti. Ospite del pomeriggio Paolino Boffi: comico, cantante, esperto nell’arte di saper raccontare barzellette. Filippo si è anche calato nei panni della professoressa Carla alla quale si è unito Boffi nelle vesti della collega Gina. Chiusura in musica con la parodia di canzoni note e la partecipazione attiva del pubblico. Applausi prolungati al termine mentre i comici informavano che nel foyer del teatro era stata allestita una postazione per la raccolta fondi a favore dell’Associazione Sara Angela Boffi, creata dal padre Paolino dopo la scomparsa della figlia. Molti i progetti realizzati a sostegno di vari reparti ospedalieri.

 

Milioni di follower

Il titolo dello show, Le Filippiche, prende il nome dalle famose orazioni che Marco Tullio Cicerone pronunciò contro Marco Antonio e si riferisce sia alla tipologia dello spettacolo che al nome di battesimo del comico che, come Cicerone, ama “ascoltare ed osservare il mondo. Il mondo ti parla. Il mondo è da raccontare e da capire”. Atto Finale, recita il sottotitolo, poiché si sta forse esaurendo il filone dedicato alla scuola: l’autore sta già sperimentando incursioni in nuove categorie lavorative e tipologie umane. Caccamo, che ha incominciato per gioco a proporre in rete alcuni luoghi comuni e tormentoni legati alla sua professione di docente, conta oggi sui social oltre due milioni di follower tra Instagram, Facebook, Tik Tok e YouTube. Un successo inaspettato che lo sta portando da alcuni anni in tour in tutta Italia sui più importanti palcoscenici con i suoi spettacoli nei quali fonde studi, professione docente, passione per il teatro stesso. Da annotare inoltre le presenze in tv e la collaborazione con la casa editrice Mondadori grazie alla quale ha pubblicato due volumi: Vai tranquillo e Maledetta prima ora. Diario di un supplente esaurito.

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