09-10-2022 ore 13:44 | Cultura - Manifestazioni
di Gloria Giavaldi

Alessandra Kustermann, una vita a servizio delle donne: 'ora le aiuto a ri-nascere'

“Le giovani donne possono far tutto, basta che lo vogliano davvero. Devono, però, aver chiaro che ci sono dei prezzi da pagare”. La determinazione muove tutto. “Non dobbiamo accontentarci. Di stipendi più bassi, di ruoli secondari. Dobbiamo avere coraggio, perché se nel mondo del lavoro la diversità di genere ha ancora un peso in senso negativo la responsabilità è in parte anche nostra”. Chioma folta e grigia, sorriso stampato sul volto, la determinazione di Alessandra Kustermann si respira. Si infila nei silenzi, si racconta negli anni di studio, per diventare il primo primario donna della clinica Mangiagalli di Milano e l'ideatrice del Soccorso violenza sessuale e domestica. Ora, dopo la pensione, vive con il desiderio di dare forma a nuovi progetti, raccontati in lungo e in largo ai Mondi di Carta. “Sono in pensione sì, ma lavoro più di prima”.

 

Ri-nascita

Il futuro per Kustermann, che ha speso la vita a servizio delle donne , profuma di Ri -nascita. Così si chiama il progetto che sta portando avanti per creare un luogo d'accoglienza per le donne maltrattate ed i loro figli. “Perché, vedete, non è mai finita. Una donna può sempre ripartire, è resiliente. Deve avere l'occasione, senza sentirsi giudicata. La paura del giudizio frena e frega sempre”. Promosso dall'associazione Svs Donna aiuta donna onlus e da tantissimi sostenitori, il progetto punta a creare un luogo accogliente, “ non solo ad offrire a queste persone una nuova casa, (sono previsti 14 appartamenti), ma a costruire insieme a loro un percorso per l'autonomia e uno spazio per il tempo libero, per sport inclusivi e innovativi”. A Cascina Rinascita, oltre alle attività d'accoglienza, che vanno dal supporto psicologico ed educativo a quello legale fino all'orientamento lavorativo, verranno proposte attività di pet theraphy, di restauro mobili,un bar e un ristorante, uno spazio per eventi. Sarà un luogo per accogliere, ma anche per costruire. “Perché non è mai finita”. Serve coraggio.

 

Accanto alle donne

“Uno studio della Banca d'Italia del 2010 rivelava che le donne preferiscono un lavoro stabile e vicino a casa. Anche se meno remunerativo. In questo io credo che una piccola parte di responsabilità rispetto al divario di genere che caratterizza il mondo del lavoro sia in capo alle donne. Dobbiamo avere coraggio, rischiare ed essere valorizzate per quel che siamo. Perché, lo dice la scienza, siamo diversi dagli uomini. Il nostro cervello lavora in modo diverso: siamo multitasking”. Le inclinazioni meritano di essere ascoltate, assecondate. “Non ci dobbiamo accontentare come donne di esercitare sole professioni di cura, possiamo avvicinarci anche alle professioni scientifiche. Una donna può far tutto, se lo vuole”. La Kusterman ne è la dimostrazione vivente. “Quando ero adolescente immaginavo di diventare un medico, ma non avrei mai pensato di riuscire a fare tutto questo. Sognavo quattro figli, ne ho avuti solo due. Mi sono sposata a 20 anni, mentre studiavo medicina. Negli stessi anni ho cresciuto i miei figli”. Dopo la laurea, per la specializzazione si era iscritta a medicina interna “volevo curare tutti: uomini e donne”. Poi avendo vissuto sulla pelle “le difficoltà di una gravidanza complicata, ho scelto di cambiare. Perché le cose si capiscono davvero solo se si vivono sulla propria pelle”.

 

Potenziale da scoprire e coltivare

Specializzata in ostetricia e ginecologia, “mi è stato chiaro da subito che per cambiare il modo di essere ginecologa avrei dovuto raggiungere posizioni apicali e così ho fatto. In quegli anni non c'era una grande cura per le persone. Ho scelto di dedicarmi alle diagnosi prenatali perché volevo sostenere le coppie anche in quei momenti complicati. Poi ho capito che tutta quella sofferenza mi stava facendo male ed ho deciso di imboccare la mia strada, a servizio delle donne”. Nel 1996, nell'anno in cui la legge 66 individua lo stupro come reato contro la persona e non più contro la morale pubblica, inizia l'attività del soccorso violenza sessuale e domestica. “Sono andata a Parigi a formarmi e poi le donne non le ho più lasciate sole. Perché hanno potenziale, meritano opportunità”. Non lo farà nemmeno domani. Ri- nascita è già pronta a scrivere nuove pagine d'accoglienza. Di speranza. Per sostenere il progetto si può effettuare una donazione cliccando qui.