09-05-2024 ore 15:24 | Cultura - Crema
di Denise Nosotti

Galilei, due ospiti per celebrare l’Europa e Aldo Moro: ‘Costruire la pace dalla memoria storica’

Due appuntamenti importanti, per celebrare due grandi eventi, hanno coinvolto gli studenti del Galilei di Crema e della fondazione Manziana. Giovedì 9 maggio si celebra infatti la giornata dell’Europa e la morte, per mano delle Brigate Rosse, di Aldo Moro. Davanti a una platea di studenti, guidati dalla dirigente scolastica Paola Orini è intervenuto Lodovido Benvenuti, nipote di uno dei più noti padri costituenti e primo segretario generale del consiglio d’Europa. Benvenuti lavora come direttore dell’organizzazione europea dell’industria musicale. Segue la regolamentazione delle norme che hanno un impatto sul mercato musicale, oggi più che mai digitalizzato. L’incontro non è stato di tipo frontale. Benvenuti ha infatti dialogato col pubblico, fatto domande e spaziato dalla parte più storica, legata al celebre nonno, a quella più ‘moderna’ legata alle sfide della modernità in rapporto anche all’intelligenza artificiale.

 

Musica e intelligenza artificiale

“Pensare ad una unificazione dell’Europa, tempo fa non era così scontato. Tuttavia, ci sono state persone che hanno avuto un ruolo di disruptor avviandosi lungo il percorso  di unificazione dell’Europa’. Il relatore ha poi voluto evidenziare, alla luce dei conflitti e delle paure che attanagliano il vecchio continente: ‘L’Europa è pace”. Particolare interesse è stato suscitato dagli argomenti musica e intelligenza artificiale. “L’Ue si è mossa con le regole affinché l’utilizzo ne venga definito”. Alcuni studenti hanno portato la loro esperienza come musicisti. Il secondo appuntamento, quello relativo a Moro. Ospite Enrico Farinone giornalista e già deputato della Repubblica Italiana.

 

‘La memoria di Aldo Moro’

È autore del libro: ‘Aldo Moro, gli ultimi discorsi’. Farinone è stato ospite dell’istituto Galilei con la dirigente scolastica Orini e la docente di lettere Greta Stanga grazie al coinvolgimento dell’assessore alla cultura Giorgio Cardile. Il relatore è stato introdotto da Giovanni Delogu sardo di nascita, ma cremasco d’adozione, amico dell’ospite. Farinone, nel suo discorso, ha evidenziato: ‘questo incontro è molto importare per fare memoria storica alle nuove generazioni. Per costruire il futuro è necessario partire dal passato. Con Aldo Moro sono trascorsi i primi trent’anni della democrazia”. Farinone terrà un’altra conferenza nella serata di giovedì 9 maggio alle 21 sempre in sala Alessandrini.

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