All’interno del vasto calendario di CloseUp, il festival internazionale di circo contemporaneo, danza e video, si sono ritagliato il proprio spazio gli artisti della compagnia francese Didier Theron. Nella serata di sabato, hanno portato nel cuore della città, piazza Duomo, La grande phrase: una performance itinerante che ha attraversato l’arteria principale del centro cittadino, via Giuseppe Mazzini, fino ad arrivare in piazza Garibaldi. L’esibizione, di grande impatto visivo, ha visto tre danzatori, interagire con gli spazi urbani e architettonici.
L’appropriazione dello spazio
In La grande phrase la coreografia si è creata in tempo reale, senza un accompagnamento musicale di sottofondo, attraverso la relazione di tre curiosi personaggi con lo spazio circostante. Indossavano dei costumi rosa di latex gonfiati ad aria e si aggiravano per la città in cerca di qualcosa: un’esplorazione divertente e curiosa degli oggetti e degli ostacoli in cui gli accadimenti creano la storia. Hanno dato vita a una performance di danza partecipativa, finita, purtroppo, con largo anticipo a causa dell’improvvisa pioggia.
Dei Botero danzanti
L'aria nelle strutture in lattice è il motore della creazione del coreografo Didier Theron: genera le forme e le deformazioni, le energie, la dinamica. Diventa così creatore di un nuovo legame tra il ballerino, lo spazio, il pubblico, l'architettura e la città. Trasforma il ballerino in un segno, in un simbolo, mai univoco. I corpi ricordano i personaggi dipinti da Botero, piuttosto lontani dalla convenzionale perfezione fisica.