Lunedì 7 marzo, teatro S. Domenico in Crema: serata organizzata dal Caffè - letterario, voluta dalla società di calcio Ac Crema 1908 e in special modo dal suo presidente Enrico Zucchi per onorare la città nell'anno in cui si fregia del titolo di Città europea dello sport, per ricordare i valori fondamentali che lo sport insegna - rispetto delle regole e dell'avversario e correttezza e lealtà sopratutto - per rendere omaggio alla memoria di un grande uomo di sport, Renato Olmi, con la presentazione di un libro a lui dedicato e scritto dal giornalista Roberto Bettinelli. Sala del Teatro praticamente piena, sullo schermo la locandina della serata e poi lo stemma dell'A.C.Crema; in primo piano i relatori: Paolo Gualandris del Caffè Letterario e conduttore della serata, Enrico Zucchi presidente della società di calcio, Roberto Bettinelli autore del libro, Monica Olmi figlia di Renato, e Bruno Pizzul illustre ospite per l'occasione.
I primi interventi
Dopo il felice inizio musicale con gli allievi del corso Imparerock del civico istituto musicale Folcioni del professor Ruggero Frasson a interpretare Una vita da mediano - poi toccherà a La leva calcistica... di Francesco de Gregori - e il commosso saluto in video della moglie di Olmi la signora Giovanna Crivelli, il primo intervento è toccato ad Enrico Zucchi: “Questa non sarà l'unica serata che organizzeremo quest'anno in onore di Crema città dello sport, né sarà l'unica per rendere omaggio alla memoria del campione del mondo Renato Olmi. Presentare questo libro con la storia della esperienza di sport e di vita di Olmi è per noi un diritto perché si tratta di uno dei giocatori più famosi che hanno onorato la maglia nero-bianca, e un dovere di riconoscenza ma sopratutto per riconoscere e mostrare ad esempio quei valori dello sport che il nostro concittadino campione del mondo nel 1938 ha saputo rappresentare con grande evidenza. Fra tutti quello del riscatto e della accoglienza solidale che cercheremo di applicare con il nostro progetto a favore della disabilità che realizzeremo con il centro sportivo S. Luigi”.
L'intervento di Bruno Pizzul
La parola a Bruno Pizzul che ha presentato lo sport come importante momento di formazione: “I tempi cambiano ma lo sport come agenzia formativa mantiene ancora oggi una grande importanza assieme alla famiglia e alla scuola: ma più di loro è in grado di insegnare quella grande cosa che è il rispetto delle regole. L' altro grande insegnamento deve essere quello che non c'è l' obbligo di diventare dei campioni, ma solo l'impegno di volerlo essere”. Roberto Bettinelli, autore del libro Renato Olmi, la leggenda del calcio cremasco, che alla fine verrà dato in omaggio a tutti i presenti, ha parlato di "una storia potente e giusta" che tutti i più grandi giornalisti sportivi degli anni trenta e quaranta hanno celebrato. Grande sportivo perché grande uomo.
Campione pensante
Lo stesso concetto ha rimarcato la figlia Monica, sottolineando in particolare il valore dell'onestà come tratto distintivo del padre. "Ha vissuto lo sport come riscatto per una vita che era iniziata nell'abbandono del brefotrofio non tanto diventando un campione ma come sempre uomo di sport". Daccapo la parola a Bruno Pizzul per definire Olmi un "campione pensante" nonostante abbia vissuto da sportivo in periodi politicamente difficili, e per sottolineare l'attaccamento alla città di Crema che sentiva sua tanto che dopo essere andato in Italia e nel mondo, ha voluto terminare la sua vita di atleta con la maglia del Crema con cui aveva iniziato. L'Inno del Crema cantato a voce spiegata dal suo autore Paolo Cella con il coro della sala, ha chiuso simbolicamente la bella serata, prima del classico We are the champions.