07-10-2024 ore 10:24 | Cultura - Tradizioni
di Denise Nosotti

La Madonna sul fiume ha rinnovato il suo fascino. Preghiere e canti nel mese del rosario

La luce che rischiara le tenebre. La Vergine che vince sul peccato. È questa la simbologia che sta alla base della discesa della Madonna sul fiume Serio svoltasi, domenica 6 ottobre a Montodine. Il paesaggio tipico della campagna cremasca, al crepuscolo, ha fatto da cornice agli oltre cinquemila lumini posizionati dai volontari lungo le sponde del fiume. Lo spettacolo della vergine sul fiume è una tradizione che si rinnova da cinquantunanni, ma conserva il suo fascino. Le iniziative, legate all’evento, sono iniziate venerdì 4 ottobre con la benedizione dei rosari e la fiaccolata verso la chiesa parrocchiale partendo dal villaggio primavera. Domenica è stato il momento culminante con la Messa in canto, partecipata dalla Schola Cantorum e la processione con la banda di Casaletto Ceredano.

 

Un fiore luminoso

Numerosi i montodinesi e non solo che si sono dati appuntamenti intorno alle 19 per assistere alla manifestazione, nata per volontà dell’allora parroco don Vito Barbaglio e perseguita da tanti volontari con la collaborazione delle istituzioni locali: dal comune, alla pro loco, al gruppo delle rosarianti e del mondo economico territoriale. Alla manifestazione di domenica, che ha aperto il mese del rosario, hanno partecipato il parroco don Roberto Sangiovanni, il sindaco Alessandro Pandini con il collega di Valbondione, dove nasce il Serio, Walter Semperboni. La discesa sul fiume è stata un vero spettacolo. La barca, illuminata da luci calde, ha formato una sorta di fiore. L’arrivo della vergine sulla sponda è stata accompagnata da canti e preghiere.

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