07-03-2025 ore 11:15 | Cultura - Incontri
di Denise Nosotti

Crema. I primi quarant’anni del parco del Serio. Dalla storia alle sfide per le nuove generazioni

Si sono aperti con il convegno in sala Alessandrini a Crema, i festeggiamenti per i quarant’anni del parco del Serio. Emozionato il presidente Basilio Monaci davanti a numerose autorità e agli studenti dell’istituto comprensivo di Sergnano, del licei scientifico Da Vinci, della scuola Agraria e del Galilei. Ai giovani, in particolare, è stato dedicato il convegno affinché si impegnino a tutela dell’ambiente. Come ha dichiarato il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi nel suo intervento: “quella del parco del Serio è una storia importante da raccontare, specie alle nuove generazioni. Il cremasco è fatto di paesi interconnessi con la la natura e l’ambiente circostante. E da questo che bisogna partire quando si parla di pianificazione”.

 

‘Piantare più alberi’

Monaci ha introdotto l’iter che ha portato alla costituzione del parco del Serio, reso possibile da una legge regionale del 1983. “Lo Stato ha capito che c’era la necessità di un territori più locale, aperto ai cittadini da tutelare in collaborazione con il mondo agricolo. Il tempo è passato e ora urge la necessità di piantare più alberi. L’impegno del parco è quello di ritirare aree demaniali da mettere a disposizione per la piantumazione. tra gli obiettivi regionali per il 2030 c’è il raggiungimento del 30 per cento di aree governate da parchi in modo da limitare il consumo di suolo, promuovere percorsi di mobilità dolci e salvaguardare l’esistente”. Nelle parole del presidente Monaci i ringraziamenti per tutti coloro che hanno contribuito alla nascita ed allo sviluppo del Parco del Serio, a partire dai presidenti: dal primo, il bergamasco Giacomo Anfuso dal 1985 al 1995, al cremasco Ferruccio Rozza dal 1995 al 2004, ed ancora i bergamaschi Gianfranco Gafforelli, dal 2004 al 2011, e Dimitri Donati, in carica fino al dicembre 2019, prima di cedere il posto proprio a Monaci, rieletto lo scorso 11 gennaio per il secondo mandato.

 

'Terra ricca di fiumi'

Il presidente della provincia di Cremona Roberto Mariani ha portato i saluti evidenzia come, nel corso del tempo, si è capito l’importanza di creare un parco da consegnare alle nove generazioni facendo leva sui danni da cambiamenti climatici. La nostra è una terra d’acqua, modellata dai fiumi, dalle risorgive, dalla ricchezza di un ambiente naturale che per secoli ha reso fertili i nostri campi e ha sostenuto il nostro sviluppo agricolo. Il parco del Serio rappresenta tutto questo: è un patrimonio da tutelare, un equilibrio prezioso tra uomo e natura, tra storia e futuro”. 

 

Gli interventi

Prima di entrare nella parte più tecnica del convegno con le varie relazioni, hanno portato i saluti, il comandante della forestale di Crema Vincenzo Mastropietro, la dirigente scolastica dell’istituto di Sergnano Ilaria Andreoni, la direttrice dell’Agraria Serena Cracolici e, via streaming, l’assessore regionale all’ambiente, prima di lasciare la parola alla direttrice del parco Laura Comandulli, seguita dall’intervento di Ivan Bonfanti e del docente Marco Riva. Durante il convegno è stata ricordata la Festa dell’albero in programma venerdì 21 marzo primo giorno di primavera. Marco Riva, docente di riferimento per le attività ambientali, ha descritto le esperienze didattiche svolte dalla scuola in collaborazione con il parco del Serio. L’istituto comprensivo di Sergnano, da quest’anno è polo per l’educazione ambientale per Ust Cremona, la cui attività, come ha ricordato la dirigente Ilaria Andreoni, non deve essere inquadrata solo sotto l’aspetto della scoperta del territorio, ma in un ambito più ampio. Attività che mettono in gioco competenze trasversali, che gli studenti spendono quotidianamente, perché “rispetto, cura, tutela, non riguardano solo il paesaggio in senso stretto, ma diventano stili di vita”.