Un monte ore partecipativo organizzato al multisala Portanova tramutato in uno spazio di autogestione. Gli studenti del liceo Racchetti-Da Vinci hanno chiesto di utilizzare le ore dedicate per assistere a due conferenze. Le tematiche trattate e gli ospiti invitati sono stati richiesti esplicitamente dagli studenti rappresentanti d’istituto, dopo aver raccolto le adesioni delle singole classi. Hanno partecipato quasi tutte le classi, per un totale di 1.100 alunni, accompagnati dai docenti. Hanno contribuito all’organizzazione Claudio Venturelli, dirigente dell’istituto, il professore Pierangelo Vailati e i rappresentanti degli studenti: Camilla Campi, Riccardo Reiter, Matilde Pozzoli, Alice Bozzetti e Amal Chamkar. Le sale cinematografiche sono diventate delle aule magne dove i ragazzi hanno partecipato attivamente ai dibatti e ai momenti di approfondimento.
Le tematiche scelte
Gli alunni hanno optato per un monteore più interattivo e meno statico, al classico film da guardare hanno preferito partecipare a delle conferenze per poter anche interagire con i vari ospiti, ponendo domande e ragionando su questioni e tematiche estremamente attuali. Le classi hanno compilato un questionario dove è stata espressa la scelta delle conferenze, suddivise in due turni per permettere a tutti di partecipare. Don Emilio Lingiardi, data la sua esperienza, ha affrontato la situazione attuale in Medio Oriente. Il presidente e fondatore del comitato 3 ottobre, Tareke Brhane ha spiegato la questione dell’immigrazione in Italia attraverso la rotta mediterranea. È stata fatta informazione e prevenzione sessuale con la ginecologa Giovanna Stellato e la psicologa Francesca Landi. La dottoressa Alessandra Colombetti ha parlato dei dca: i disturbi del comportamento alimentare. É stato trattato anche il tema della disabilità e dell’inclusione con Lorenzo Bulloni e Luca Bozzetti.
Il conflitto Israele Palestina
"Le persone grandi fanno fatica ad orientarsi perchè sono esposte a visioni contradditorie a seconda dell'ideologia d'appartenenza. Perciò per me è importante liberarsi da qualsiasi visione per poter comprendere il conflitto", con queste parole don Emilio ha introdotto l'argomento della sua conferenza. Hanno partecipato circa 170 studenti delle classi quinte, data la possibile attinenza dell'argomento con l'esame di maturità. La sala quattro del cinema Portanova ha visto i ragazzi molto attenti alle parole del don, alcuni prendevano appunti mentre altri ascoltavano con particolare interesse. Dopo circa un'ora e mezza è stata lasciata la parola ai giovani. A don Emilio sono stati chiesti chiarimenti, spiegazioni ma anche consigli letterali per approfondire la questione del Medio Oriente. Tra dati di fatto, spiegazioni geografiche e episodi di vita, ha spinto tutti i presenti a sviluppare un senso critico perchè "la scuola non deve essere ideologica, ma deve formare nuove menti libere dai pregiudizi".