07-02-2024 ore 13:38 | Cultura - Storia
di Denise Nosotti

Palazzo Pignano: ritrovata la testa di una statua di Minerva, collocata nella biblioteca della villa

Anche il sindaco di Palazzo Pignano, Giuseppe Dossena, esprime grande soddisfazione per l’ultimo reperto rinvenuto nella villa romana e analizzato da Furio Sacchi, docente di archeologia classica dell’università di Milano. Soddisfatta anche l’assessore alla cultura Annalisa Crea. “Questa scoperta sensazionale deve essere uno sperone per tutta la comunità cremasca affinché si ponga sempre maggiore attenzione al polo archeologico pignanese. Occorre scoprire tutto quanto è rilevabile in questo sito e portarlo alla luce nella sua interezza e con una progettualità”.

 

‘Lotta per il giusto’

Il reperto, nello specifico, riguarda una scultura. Come precisa il docente Sacchi: “una piccola testa marmorea raffigurante la dea Atena, la Minerva dei romani, di cui si conservano ancora in maniera piuttosto comprensibile il volto dai delicati tratti giovanili, l’elmo indossato sopra il capo e la lunga cresta che dall’apice di questo ricade fino all’altezza della nuca. Per gli antichi Atena/Minerva era la vergine guerriera, la dea dagli occhi di civetta il cui sguardo era in grado di attraversare il buio e per traslato permetteva di uscire dalle tenebre dell’ignoranza per raggiungere la conoscenza nelle arti e nelle attività intellettuali. Minerva è simbolo di intelligenza, studio, conoscenza, ma anche della lotta per il giusto”.

 

Collocata in biblioteca

“Non si sa con precisione dove fosse esposta la piccola scultura di Palazzo Pignano, ma l’accuratezza con cui sono state trattate la porzione posteriore dell’elmo e la cresta suggeriscono che essa fosse visibile su tutti i lati. Il luogo di recupero nelle vicinanze di una grande sala absidata, dove verosimilmente si svolgevano durante tutto l’anno le attività concernenti la conduzione dei vasti terreni di pertinenza della villa, non esclude una collocazione della scultura in una biblioteca o in un luogo di studio e di meditazione, posto idealmente sotto la protezione della divinità. Dopo i necessari tempi di restauro e studio si spera possa essere collocata presso il piccolo Antiquarium di Palazzo Pignano ad arricchire il nucleo di reperti dalla villa e a continuare a illuminare, a distanza di molti secoli, le azioni della comunità locale che grazie a una mirata azione di promozione ha sostenuto le spese della campagna di scavi in cui la dea si è rivelata”.

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