Era il 1973 quando un gruppo di amici, guidati dall’allora parroco don Vito Barbaglio, organizzarono la Festa della Madonna sul fiume Serio di Montodine, un appuntamento che, anche dopo cinquant’anni, rinnova il suo fascino. L’idea è nata per rendere omaggio alla Vergine, nel mese di ottobre, dedicato al rosario. A mezzo secolo di distanza, è stato realizzato un libro, per dare merito e ringraziare quanti hanno sostenuto e sostengono l’iniziativa. Il volume, patrocinato dal comune di Montodine, è nato dall’idea di Gian Carlo Rossini, tra i promotori della manifestazione, insieme a don Barbaglio e a Camilla Lacchini. Come scrive Donata Cavalli presidente della pro loco, nella prefazione al libro: “la festa della Madonna del rosario è sempre stata molto amata dai montodinesi. In questi dieci anni abbiamo avuto un afflusso di devoti da località bergamasche, bresciane e piacentine”.
Ricordo dei collaboratori e sostenitori
Allo storico Valerio Ferrtari il compito di redigere una presentazione del volume. “Come ogni anno, la sera della domenica più prossima al 7 ottobre, giorno dedicato dalla chiesa cattolica a questa specifica festività mariana sin dal 1571, prende vita il festoso evento, che riesce ogni volta ad emozionare gli animi”. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Pandini, ha accolto con entusiasmo l’idea di scrivere un libro, ricordando i numerosi volontari e sostenitori, tra cui: Gianni Baroni, Pier Carlo Baroni, Judel Kaplan, Benito Mussa e le zelatrici dell’associazione del santo rosario: Maria Bianchi, Maria Cadisco, Maria Branchi e Maria Allocchio. Nel libro, un capitolo è dedicato al ricordo dei collaboratori tra cui: don Carlo Marchesi e don Elio Ferri parroci del paese, Gino Stanga, Gildo Gennari, Mina Cavalli, i fotografi Natale Allocchio e Abele Maccalli e i sindaci che si sono succeduti nei cinquant’anni di festa della Madonna sul fiume: Gian Battista Longari, Giulio Albergoni, Giovanni Danzi e Ferrante Castelli.
Gli anni della pandemia
Nel libro compare anche un passaggio dedicato a Carlino Rossini e al suo gruppo di collaboratori nominati ‘Montodinesi dell’anno’ nel 2017. La barca, nel corso degli anni, ha cambiato aspetto, ma ha sempre mantenuto la sua caratteristica principale ovvero la capacità di porre la Madonna al centro illuminandola nella sua magnificenza. Lungo le rive infatti vengono accesi diecimila lumini. Fuochi artificiali, musiche e preghiere accompagnano la processione che attira, ogni anno, circa settemila persone. Solo nel 2020 e 2021, a causa della pandemia, la manifestazione non si è svolta.