06-09-2013 ore 10:32 | Cultura - Storia
di Luigi Dossena

Historiae et imago Cremae. Pietro Da Terno, la piccola storia di un grande personaggio nel cuore del Rinascimento

Il capostipite degli storici cremaschi è senza alcun dubbio Pietro Da Terno: per 500 anni tutti coloro che scrissero e tutt'ora scrivono della storia di Crema e dei cremaschi, devono necessariamente attingere alla sua 'Historia di Crema' .

L'ingratitudine
Di Pietro non abbiamo nessun ritratto, nessuna immagine, nulla. Come tanti cremaschi che hanno offerto la loro opera con fatti concreti (sic!) il suo ricordo è avvolto dal prodotto tipico cremasco: l'ingratitudine di coloro che per fato e casualità rivestono incarichi.

Il ruolo pubblico
Pietro da Terno nacque il 15 marzo del 1476 da Giovan Battista Terni e Maddalena De' Zurli. Spirò nel 1553? Chissà. Pietro sposò Natalina Benvenuti ed ebbero 9 figli. Fu cancelliere a Crema e di Giangiacomo Trivulzio, fu consigliere comunale e su mandato del General Consiglio assurse al ruolo di ambasciatore con la Serenissima e con la Francia.

Il palazzo comunale
Non fu architetto ma ne faceva funzione per la comunità cremasca. A lui si deve la ristrutturazione del palazzo comunale, nell'anno 1524, così come lo vediamo. A Pietro Da Terno va ascritta la cappella di San Pantaleone in Duomo ed il palazzo vescovile. Molto di lui sarebbe ancor da dire ma lasciamo alla curiosità dei cremaschi.
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