06-04-2024 ore 20:28 | Cultura - Incontri
di Giulia Tosoni

Crema. Alice Pistolesi, Emanuele Giordana e le protagoniste attive delle guerre: le donne

Una sala Cremonesi piena di persone pronte ad assistere alla quinta lezione di Europa 2.0 – Scuola di educazione alla politica. L’incontro intitolato Le donne nelle guerre e nei conflitti è stato condotto dal direttore di Atlante guerre.it Emanuele Giordana e dalla giornalista Alice Pistolesi. L’assessore alla cultura, Giorgio Cardile ha sottolineato "l’importanza dell’appuntamento. In questo progetto mancavano le voci di giornalisti che potessero raccontare ciò che accade nel mondo. È fondamentale poter narrare le storie delle persone, specialmente delle donne”.

 

Le protagoniste attive delle guerre

“Da 15 anni - ha spiegato Giordana - io e Alice lavoriamo nella redazione che si occupa di produrre una sorta di annuario. Teniamo conto delle guerre che si svolgono in ogni parte del mondo. Siamo arrivati alla dodicesima edizione del nostro atlante e il numero di conflitti che abbiamo mappato resta più o meno lo stesso. La caratteristica del nostro prodotto è l’equità: dedichiamo a tutte le guerre lo stesso spazio, non ce n’è una che vale più di altre, un po’ come dire che distruzione e sofferenza sono il denominatore comune”.

 

Dnne protagoniste

Alice Pistolesi ha condotto il pubblico al punto centrale: le figure femminili. “Perché le donne? Perché da sempre sono tra le protagoniste più attive nelle guerre. Nel bene e nel male non sono più un elemento di minoranza. Per me, come giornalista, è più facile intervistare donne rispetto agli uomini. Nei miei ultimi viaggi in giro per il mondo ho sempre riscontrato un maggiore attivismo femminile. Per questo motivo stasera vi mostreremo video e testimonianze di donne".

 

Le donne nel centro America

I due giornalisti nel novembre del 2023 hanno mappato 31 guerre, 23 situazioni di crisi e 2 macro aree. La prima area affrontata nella serata è stata quella dell’America Centrale, dominata da conflitti legati al narcotraffico. Le protagoniste femminili del centro America sono le Rastreadoras di Sinaloa, in Messico. Un gruppo di donne armate di pale che si ritrovano per cercare i resti dei propri cari scomparsi: i desaparecidos. La crisi climatica scatena conflitti anche in Sudamerca. Anche in questo caso sono protagoniste le donne, le indigene di Oaxaca: data la mancanza di acqua nel loro villaggio hanno creato un metodo “rudimentale” per ottenere questo bene prezioso nel proprio villaggio.

 

Conoscere per comprendere 

Emanuele e Alice hanno portato altre due testimonianze: il Sahara occidentale e il Sudan. Il primo caso, ha raccontato Pistolesi, è iniziato nel 1974 quando il Marocco ha invaso il Sahara Occidentale e l'ha occupato illegalmente. Da quel momento, la popolazione viene divisa da un muro (uno dei 23 ancora esistenti in tutto il mondo) minato con mine made in Italy. Toccante la testimonianza di Zuleima. Vive in un campo profughi insieme ad altre donne saharawi e fa la sminatrice: per ogni mina tolta piantano un albero. “In Sudan – ha continuato Alice – anni fa c’è stata una resistenza pacifica caratterizzata da sit-in guidati da donne che hanno rischiato la propria vita”. Le varie esperienze di vita raccontate hanno consentito di scoprire conflitti molto spesso sconosciuti. La chiusura della serata ha ricordato che “il primo passo per combattere la guerra è conoscere quello c’è dietro e chi la vive quotidianamente”.

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