Nell’ambito delle iniziative legate a Bergamo-Brescia Capitale della Cultura e al progetto Futura Expo 2023, è stata inaugurata e sarà possibile ammirare per un anno, davanti al Brixia Forum (il polo fieristico di Brescia), l’installazione Forlife, il Riscatto della Bellezza di Luca Gnizio, artista lodigiano di nascita e cremasco di adozione.
Un artista innovativo
Formatosi come designer industriale, Gnizio nel 2009 ha creato un nuovo ambito professionale: quello dell’artista eco-sociale. Le sue opere, realizzate riciclando materiali di scarto delle fabbriche, hanno dato vita a una tendenza artistica innovativa (oggi riconosciuta a livello internazionale) con finalità ecologiche e sociali. Portando il famoso principio delle tre R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare) ad un livello superiore, l’approccio pionieristico di Gnizio rende la collettività partecipe del processo di creazione. Nel tempo l’artista ha coinvolto imprese multinazionali, associazioni sociali, ragazzi diversamente abili, disoccupati e carcerati nella realizzazione di opere d’arte e progetti di economia circolare, alcuni dei quali sono stati brevettati. Ad esempio, Forsoul (cristallo con all’interno, per la prima volta, un vero tessuto di fibre di carbonio riciclate) è in esposizione permanente presso il Museo del Vetro a Murano. Forblacklight (primo tessuto idrorepellente ottenuto con carbonio riciclato, che diventa trasparente) nel 2019 è valso a Gnizio il premio per le eccellenze della Lombardia ed è entrato nella prestigiosa selezione di Adi Design Index.
L’installazione a Brescia
Dal 2018 Gnizio è presente anche a Gardone Riviera, nel museo del Vittoriale degli Italiani, con l’opera DannunziEco, l’Impuro Dannunziano, realizzata riciclando gli scarti di carta sporca (quindi impura) del restauro delle mura del Vittoriale. Più recentemente il manufatto è stato notato da Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia, che ha contattato Gnizio tramite Giordano Bruno Guerri, storico e presidente del Vittoriale, per proporgli di realizzare l’installazione davanti al Brixia Forum. Forlife è una struttura cubica di 6x6x6 metri in carpenteria metallica, dotata di reti che diventano espositori di materiali di scarto recuperati da varie attività produttive (con la collaborazione di associazioni, scuole e ospedali). Il tutto è sovrastato da un ulivo secolare vivente, le cui radici, sospese in aria, si possono ammirare passandoci sotto. L’installazione infatti è accessibile da quattro ingressi sui lati: i visitatori fruiscono così dell’opera non solo dall’esterno, ma anche entrandoci dentro. L’energia accumulata da alcuni pannelli solari illumina Forlife di sera, rendendola visivamente ancora più suggestiva.
Un’opera d’arte collettiva
Luca Gnizio spiega: “Forlife è un raccoglitore di storie diviso in ventuno parti, ognuna delle quali pronta ad accogliere gli scarti delle aziende che, partecipando all’opera, la plasmano e nel tempo ne cambiano materia e colore. Gli scarti diventano così la nuova materia prima. E il tessuto produttivo del territorio italiano ne fornisce a dismisura. L’ulivo maestoso sulla cima rappresenta l’Albero della Vita, che di quel tessuto si nutre e prospera. Con un gesto artistico che è più del semplice riutilizzo, viene offerto alle imprese (e ai rifiuti che inevitabilmente producono) il riscatto della bellezza. Ogni azienda può portare la propria testimonianza di riciclo e proprio questa eco-sinergia diventerà la linfa che manterrà vivo l’albero, almeno simbolicamente”. L’impegno per la tutela dell’ambiente da parte dell’artista, infatti, gli ha impedito di mettere davvero a rischio un ulivo di quasi quattrocento anni, che in realtà sopravvive appeso nel vuoto grazie a un espediente segreto, nascosto alla vista.
La sinergia fa la forza
Gnizio lancia un appello: “Alla realizzazione di Forlife possono contribuire aziende di vari ambiti merceologici, ma tutte dimostreranno che la sinergia può fare la differenza quando si tratta di tutelare l’ambiente. Ogni partecipante avrà un cubo con ben 10 reti da personalizzare con i propri materiali di scarto. Verranno coinvolte attivamente varie comunità di recupero per il montaggio dei materiali sulle reti. Le imprese che vogliono partecipare a Forlife con i loro materiali di scarto e con la sponsorizzazione possono contattarmi direttamente sui miei social o sul mio sito”. Un pensiero finale va inevitabilmente al massimo esponente della pop art. Andy Warhol era così geniale da trasformare anche la spazzatura in opere d’arte. Forse Luca Gnizio sta seguendo con successo le orme del Maestro americano, e chissà quali altre sorprese innovative ed eco-sociali ci regalerà in futuro.