04-11-2014 ore 18:59 | Cultura - Libri
di Andrea Galvani

Crema, teatro San Domenico completamente esaurito per l'incontro di sabato con Francesco Guccini

Molte le persone in fila, stamattina, tra via Verdelli ed i chiostri del teatro San Domenico per ritirare i biglietti gratuiti ed assistere all'incontro con Francesco Guccini in programma sabato prossimo, 8 novembre. La Fondazione San Domenico ha spiegato di aver ricevuto stamattina alle 10 un totale di "234 effettivi biglietti da distribuire in numero di massimo 2 a persona". Alle ore 11 "erano già presenti, in attesa, più di 200 persone. Purtroppo molti, in questo modo, sono rimasti senza biglietto".

 

Il forte malumore

Rimaste a mani vuote, alcune persone avrebbero esternato con toni poco eleganti il proprio malcontento, arrivando anche ad offendere il personale del teatro. "La Fondazione San Domenico - si legge in una nota stampa diramata nel pomeriggio – è completamente estranea all’organizzazione dell’evento di sabato 8 novembre e si dichiara comunque dispiaciuta per i disguidi avvenuti non per sua volontà".

 

I Manifesti di Crema

L'evento è inserito nella seconda edizione de I Manifesti di Crema, promossa dal Comune di Crema, dalla Pro Loco, sostenuta da alcuni sponsor e organizzata dall'Associazione Culturale Le Muse. Proprio quest'ultima è stata confusa con il Circolo Le Muse, che ha ricevuto una serie di telefonate poco ortodosse e spinto il presidente Giordano Formenti a diffondere una lettera ufficiale (integrale in allegato), minacciando persino di adire alle vie legali. Qualche ora dopo, mentre su facebook la vicenda aveva già tracimato, è arrivata la replica della Fondazione San Domenico: “Nessun dipendente della Fondazione ha dirottato il pubblico al Circolo Le Muse. Si suppone che a causa dell’omonimia, purtroppo alcune persone, certamente equivocando, abbiano chiamato il suddetto circolo, rivolgendo loro accuse improprie”.

 

Una lunga conversazione

Lasciando le polemiche, torniamo ai fatti: nei giorni scorsi al teatro sono arrivate richieste da tutto il nord Italia, da Torino a Milano a Vicenza e Verona. L'ex chiesa di San Domenico può contenere poco più di 400 persone, ma per soddisfare tutti sarebbero serviti oltre mille posti. L'unica struttura della città in grado di contenere tutte queste persone, al chiuso, è il PalaBertoni, ma nel fine settimana è occupato dalle società sportive, che ovviamente non possono chiedere di far cambio o rimandare le partite dei rispettivi campionati. In pieno caos, mentre a due passi dal teatro uno sparuto numero di rappresentanti delle istituzioni celebrava il IV Novembre, stamattina si è diffusa la notizia che sabato sarebbe stato predisposto un maxi schermo in piazza Trento e Trieste o sotto il mercato Austroungarico.


L'ipotesi molto remota

Come spiega l'organizzatore Giovanni Bassi, “stiamo valutando i costi e la fattibilità, ma sabato sera è previsto maltempo. Al momento si tratta di un'ipotesi molto remota”. Ad aumentare la confusione hanno contribuito cronisti poco attenti. Va ricordato che “sabato sera Francesco Guccini non terrà nessun concerto gratuito, ma parlerà della sua vita, della sua esperienza artistica, come musicista e come scrittore. Non canterà nessuna canzone e non è previsto alcun intervento musicale”. La conversazione, all'incirca un'ora e mezza, sarà guidata da Stefano Magagnoli.


L'organizzazione

Per ragioni organizzative è necessario che tutte le persone che dispongono del tanto agognato biglietto si rechino al teatro San Domenico entro le 20:45: “In questo modo faranno meno coda e ci agevoleranno il compito. Alle 21 - conclude Bassi - valuteremo quante poltrone sono state occupate ed eventualmente faremo accomodare le persone in attesa”.

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