04-03-2019 ore 16:36 | Cultura - Mostre
di Alessio Rosin

Soncino e la mostra “Arte e nuovi dialoghi”. Virtuosismi cromatici al museo della Stampa

Arte e nuovi dialoghi, innovativa mostra d'arte poliedrica, sbarca nel borgo presso le suggestive sale del museo della stampa, regalando opere d'indiscusso impatto estetico ed emotivo. Terra, denominazione e filo conduttore della mostra collettiva, ha sorpreso e conquistato il pubblico presente domenica all'inaugurazione, introdotta dal curatore della mostra, il segretario della Pro Loco Giuseppe Cavalli. Dopo una breve introduzione, le artiste Alberta Franzini e Antonia Rao Mar, portavoce del gruppo, hanno presentato i nove espositori presenti e le loro opere, attraverso parole cariche di passione e forza evocativa.

Virtuosismi cromatici
“Il gruppo è costituito da artisti informali materici – ha spiegato Franzini – l'ispirazione per i nostri lavori deriva da un attento lavoro di osservazione, dove la curiosità è conoscenza”. Dipinti e opere tattili, sculture e illustrazioni, pennelli e torchio. Attraverso un'alternanza di virtuosismi cromatici e silenzi meditativi la mostra delinea un percorso emotivo capace di coniugare forme artistiche diverse attraverso il comune denominatore della Terra, intesa come forza vitale. La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 23 marzo: dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 12, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

 

Tema ambientale e opere tattili

La forza della luce che sorge dalla solida roccia, la vividezza dei colori e il realismo degli elementi rappresentati appaiono come l'essenza creativa di Alberta Franzini e delle sue opere in stucco, acrilico e minerali. Il tema della ricerca interiore emerge con forza dai volti scolpiti di Paola Pacella, mentre una sperimentazione pura che non ricerca la forma ma la passione è quanto si evince da Giuseppe Baroni e dalle sue opere in acrilico realizzate su carta. Il tema ambientale è l'emblema dei lavori su base cementizia e su gesso proposte da Giampaolo Ferrari, gli affreschi di Luigi Campagnoli comunicano il bisogno di esprimere liberamente forza creativa, mentre le incisioni di Antonella Signaroldi incorporano nell'arte materia viva, fornendo al pubblico un'intensa esperienza sensoriale. Artista di luci, colori e trasparenze, Giuseppe Coda Zabetta, conferisce vigore al colore attraverso i suoi dipinti a olio, una dimensione onirica di fiaba è evocata con dolcezza da Antonia Rao Mar grazie alle sue illustrazioni, mentre il simbolismo della Terra è espresso con efficacia attraverso la sperimentazione di sabbia e stucchi di Vittoriana Mascheroni.

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