03-12-2024 ore 12:37 | Cultura - Storia
di Boris Parmigiani

L’Araldo aggiorna il Medagliere cremasco. Storia dei Benzoni con Francesca Benvenuti

Nell’ambito delle iniziative dedicate al Sabato del Museo, si è svolta la presentazione del volume Il Medagliere cremasco: aggiornamento 2023, dedicato al sesto centenario della signoria dei Benzoni. Un evento reso possibile grazie alla collaborazione tra le diverse associazioni culturali cremasche: l’Araldo, l’Istituto storico per il Risorgimento Italiano, l’ordine di Tarantasio del lago Gerundo e il Centro culturale Collezionistico Cremasco Beppe Ermentini. Alla presenza di Francesca Benvenuti, pronipote di Francesco Sforza Benvenuti, Mario Cassi, presidente de l’Araldo, ha ringraziato Veronica Moruzzi, autrice dei lavori di restauro, giunti a compimento dopo ben 60 anni, grazie ai fondi raccolti dall’Araldo e da privati cittadini. Cassi ha ringraziato il pubblico e le istituzioni locali per la loro presenza: il sindaco di Castegabbiano, il vice di Pandino e la consigliera comunale di Crema, Ilaria Chiodo, nonchè tutte le associazioni che hanno concorso alla realizzazione del volume. Un aggiornamento del Medagliere frutto di oltre  vent’anni di  ricerche e selezione di nuovi pezzi, rinvenuti in collezioni private, nonché in ricerche effettuate sull’intero territorio nazionale.

 

Il dominio dei Benzoni

Francesca Benvenuti, giornalista, laureata in Storia e Filosofia, Scienze Politiche all’Università degli studi di Genova, ha narrato le vicissitudini della famiglia Benzoni. La casata si distinse nella storia di Crema già dai primi anni del Trecento, quale sostenitrice della parte guelfa ed oppositrice dei Visconti. I Benzoni furono acclamati signori di Crema nel 1403, nell’ambito dei disordini scoppiati in seno al Ducato di Milano, con la morte di Gian Galeazzo Visconti: dopo un anno di lotte intestine, i guelfi guidati dai fratelli Paolo e Bartolomeo Benzoni trionfarono a Crema, cacciando i ghibellini con l’aiuto dei lodigiani. Paolo e Bartolomeo estesero il proprio dominio su Pandino e rafforzarono le difese della Signoria; morirono entrambi di peste nel 1405. I loro figli furono esclusi dalla successione e il potere passò a Giorgio Benzoni, uomo valente e astuto; egli temeva i ghibellini, li cacciò insieme ai guelfi, dando vita ad un ricambio totale nel potere politico. L’alleanza con Venezia ed i buoni legami con essa gli valsero la nomina a Patrizio, titolo che trasmise ai discendenti; contribuì, altresì, all’abbellimento degli edifici ecclesiastici. La Signoria dei Benzoni ebbe la facoltà, come poche Signorie dell'epoca, di battere moneta, nel XV secolo. A Giorgio Benzoni serviva denaro ed a tale scopo tassò pesantemente i cittadini. A Crema “fiorì” il credito e nel territorio cremasco regnarono prosperità e commercio.  Nel 1414 Giorgio fu nominato, da Filippo Maria Visconti, Signore di Crema, Pandino, Misano e Agnadello, conseguendo lo stemma comitale per voto democratico, governando in piena autonomia Crema e Pandino. Nel 1700 i Benzoni si estinguono a Crema.

 

Le varie parti

L’aggiornamento del Medagliere cremasco si compone di due parti. Nella prima viene fatta menzione a persone quali Lidia Ceserani (1929-2022), studiosa e valorizzatrice del patrimonio culturale cremasco. Dopo la scomparsa del marito, Beppe Ermentini, contribuì alla nascita del circolo culturale collezionistico, a lui dedicato, unitamente alla stesura di articoli e pubblicazioni. In secondo luogo Gabriele Tadino, artigliere delle milizie veneziane, cavaliere dell’ordine di Malta, eroe della difesa di Rodi. Mario Cassi ha illustrato le diverse tipologie di medaglie e le varianti. Franca Fantaguzzi, membro de l’Araldo, ex dipendente del museo, ha trattato l’Appendice cremasca, aggiornamento diretto a chiarire certi aspetti del Medagliere cremasco. Degne di menzione sono le medaglie celebrative del quinto centenario della fondazione del Castello Sforzesco di Soncino (1473-1973), dell’associazione nazionale generi e trasmettitori d’Italia, sezione di Pandino , insieme  al Castello Visconteo, la medaglia del cinquantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale (1945-1995) la medaglia del quinto centenario della battaglia di Agnadello (1509-2009) la medaglia commemorativa per le famiglie dei caduti nel primo conflitto mondiale (1915-1918).

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