03-12-2021 ore 18:25 | Cultura - Proiezioni
di Chiara Grossi

Cry macho. Clint Eastwood, il cowboy’s road movie e la redenzione sulla strada di casa

Cry macho, ritorno a casa è l’ultimo film targato Eastwood, lineare e insieme non ordinario del regista ormai novantunenne. Appena uscito nelle sale e, oltre al regista con Eduardo Minett e Natalia Traven, si presenta come un tipico cowboy’s road movie sulle strade di vite passate che cercano una redenzione terrena. In effetti, il clima che si respira durante tutto il film è proprio questo: similmente alla trama di Gran Torino, Mike Milo, anziano cowboy in pensione e distrutto da un forte trauma familiare, si trova a dover affrontare un viaggio reale e metaforico per aiutare un vecchio amico a riportare “a casa” dal Messico il giovane figlio sbandato.

 

Il lato umano di ogni uomo

Nonostante la mancanza di profondità nei dialoghi e in alcuni snodi della vicenda, Eastwood mostra senza fronzoli né pretese il lato umano di ogni uomo. Nel film come nella vita, la messa in scena dell’anzianità del personaggio principale non chiede nulla a nessuno, si trascina un pesante bagaglio di esperienze e lo fa con semplicità, come può, come la vita stessa gli ha insegnato. Crudo e quasi burbero, in una realtà che ormai a stento lo accoglie, Milo non si tira indietro di fronte ad una richiesta d’aiuto, come se in fondo intuisse che la sua esistenza non è ancora finita, che “non è mai tardi per trovare una nuova casa”.

 

Sulla strada del caso e dell’inatteso

Negli occhi glaciali di Eastwood traspare questa speranza quasi inconscia di redimersi da antichi rimpianti e perduti rimorsi che ognuno si trascina. Come a Kevin Costner in Un mondo perfetto, Eastwood dona a Milo un’occasione e lo fa attraverso la relazione con un ragazzo, emblema del futuro e dei sogni. Con Cry macho, la mascolinità tradizionalmente concepita si sgretola in parte sulla strada del caso e dell’inatteso, dove il macho stesso non si vergogna dell’affiorare delle proprie emozioni e fa il possibile per trasformarle in spunti di empatia. E così, Clint Eastwood unisce le zone aspre di una vita vissuta alla speranza di ciò che ha in serbo il domani, come un cowboy che al finir della sera osserva l’orizzonte, presente a ciò che è stato, ciò che è e ciò che potrà ancora essere. Cry macho è al cinema Porta Nova venerdì e lunedì (19:15 - 21:30), sabato e martedì (15:10 - 17:10 - 20:35 - 22:50), domenica e mercoledì (14:30 - 17 - 19:20 - 21:40).

 

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