In via Santa Chiara a Crema, in mezzo alla nebbia di una mattina appena sorta, su un cartellone spicca una scritta: Io ti vedo così. Pochi passi più in là, le immagini raccontano il modo di vedere di chi non vede o vede diversamente. Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità queste fotografie chiedono attenzione in silenzio. Come fa ogni giorno il mondo del welfare che si adopera per garantire diritti. La gente passa di fronte a dettagli sfocati e lancia uno sguardo pieno di interrogativi. È di quello smarrimento, colmo del desiderio di avere risposte, che si alimenta il Festival dei diritti, la manifestazione organizzata dal Csv Lombardia sud in collaborazione con le realtà del terzo settore del territorio, che terrà compagnia ai cremaschi fino al 13 dicembre. La mostra è stata organizzata dall'Unione italiana ciechi ed ipovedenti di Cremona in collaborazione con il Comitato Crema zero barriere.
Mettersi a nudo
“Speriamo che il messaggio possa arrivare forte, nonostante la stampa dei manifesti appesi sullo spazio destinato alla pubblica affissione sia per tutti una novità” ammette Beatrice Pavasini, curatrice della mostra. Sì, il messaggio arriva forte e chiaro, si infila tra le fragilità di ciascuno e le abbraccia. Le immagini non raccontano il peso della differenza, la descrivono con normalità. Il bianco è il colore dominante. I tratti sono poco delineati, a volte assenti. Ciò che, invece, si avverte fortemente è il desiderio di mettersi a nudo. Di raccontare la verità. “Il progetto – spiega Beatrice – è nato nel 2014, dopo che un gruppo di persone cieche ed ipovedenti, in cura presso il centro regionale dell'ipovisione dell'ospedale Bufalini di Cesena, infastidite dal fatto di non essere comprese avevano avvertito il bisogno di rappresentare il loro modo di vedere il mondo”.
Raccontare la verità
La visione è parziale, la consapevolezza completa. “Ho incontrato ciascuno di loro e mi sono fatta raccontare la loro percezione. Così ho dato vita alla mostra”. L'obiettivo è chiaro: raccontare la verità. Anche in silenzio. In giro per l'Italia. “La mostra è partita dall'ospedale Bufalini di Cesena, ma ora è diventata itinerante e spesso legata ad iniziative diverse”. In questi giorni a Crema “cerca di far capire che la disabilità visiva non è cosa lontana e di pochi. Si incontra nella vita quotidiana, può riguardare ciascuno di noi. Cerca di raccontare che la vista è solo uno dei sensi. Ve ne sono altri che al buio vengono affinati”. Le foto catturano l'occhio, le persone con disabilità chiedono che questa attenzione non duri il tempo di uno sguardo. Non duri solo oggi.