Ancora un gesto importante dell'Inner Wheel Club di Crema a favore del recupero e della valorizzazione del patrimonio culturale, storico, artistico ed archeologico della città. Dicendosi “felice di poter contribuire a restituire un pezzo di storia alla città che amiamo e di cui siamo orgogliose”, la presidente del club Erika Dellanoce Brandle, alcune socie e l'assessore alla cultura Emanuela Nichetti hanno illustrato le due proposte di intervento che verranno attuate nel corso dei primi mesi del 2020: il restauro e la messa in sicurezza degli intonaci di quattro sottarchi del chiostro del sant’Agostino e il recupero e la collocazione al museo cittadino di una grande epigrafe marmorea ritrovata in una roggia del Cremasco.
Un cippo del 1545
Particolarmente interessante la questione riguardante il ceppo di marmo con epigrafe latina rinvenuto casualmente dal personale del Consorzio di Bonifica Dugali e prontamente segnalato al Museo di Crema. È stato accertato che la grande pietra si trovava presso un ponte del Serio con una scritta non totalmente leggibile, ma il cui significato è stato comunque decifrato come un avvertimento di epoca veneziana (1545) a non danneggiare il ponte presso cui era stata collocata. Una volta recuperato, il cippo marmoreo verrà collocato nel chiostro settentrionale del Museo civico di Crema. L’Inner Wheel sosterrà i costi del restauro, affidati allo studio di Paolo Mariani e del successivo allestimento.