02-04-2015 ore 09:16 | Cultura - Storia
di Ramon Lombardi

Il fascino dell’antico Egitto al museo civico di Crema: siglata la convenzione tra Comune e associazione Carla Burri

I misteri ed il fascino dell’Antico Egitto arriveranno al Museo civico di Crema e del Cremasco. Ieri pomeriggio, presso la galleria del Palazzo Municipale, è stata presentata la Convenzione con l’associazione Carla Maria Burri, nata con il preciso scopo di far conoscere la figura dell’egittologa cremasca ed i suoi studi e finalizzata a valorizzarne la memoria, tramite l'allestimento di una sezione di egittologia. Presenti all’incontro con la stampa l’assessore alla cultura del Comune di Crema, Paola Vailati, il direttore del Museo civico di Crema e del Cremasco, Simone Riboldi, e Daniela Gallo Carrabba, rappresentante dell’associazione.


Studio Egitto

La sezione che dovrebbe essere completata entro settembre, verrà realizzata utilizzando il materiale che la studiosa, scomparsa nel 2009 e profondamente legata alla sua città natale, ha raccolto nei suoi numerosi anni di attività Egitto. Al fine di poter datare in modo corretto e preciso il materiale donato al Comune, la direzione del Museo cittadino si è premurata di ottenere l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia, con cui si è in stretto contatto per l’allestimento della sezione dedicata all’egittologa cremasca.


Un centinaio di reperti

“Era la volontà di Carla Burri – ha spiegato Daniela Gallo Carrabba – realizzare questa sezione. I reperti al vaglio degli esperti sono circa un centinaio. Inoltre è in corso la datazione dei pezzi e uno studio particolare su quelli in metallo. Tutto ciò è stato possibile grazie all’interessamento della la Popolare per il territorio che ha versato 5000 euro all’associazione”.

 

Stella della Solidarietà Italiana
Nata nel 1935 a Crema, è stata una tra le maggiori egittologhe italiane. Allieva di Sergio Donandoni, si laureò nel ’59 con una tesi in papirologia greco-romana. Insegnò per qualche anno nei licei cremaschi. Nel 1964 ebbe il primo riconoscimento: Carla Burri trovò impiego come addetta culturale presso l’Ambasciata d’Italia al Cairo, dove rimase per 17 anni. In Italia venne nominata direttore dell’Istituto Italiano di Cultura. Nel 2008 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le consegnò l’onorificenza Stella della Solidarietà Italiana. Morì il 15 novembre dell’anno successivo, nella sua città natale.

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