02-02-2022 ore 14:20 | Cultura - Manifestazioni
di Gloria Giavaldi

Crema. Il Carnevale dei Pantelù attraverso le immagini del passato e la gioia in città

“Vogliamo portare un po' di allegria in città raccontando cosa è stato il Carnevale". Per l'occasione, Renato Stanghellini ha radunato tutti gli amici dell'epoca “coloro che ci hanno aiutato ad organizzare la prima manifestazione nel 1979”. In quegli anni era “una festa per i bambini”. Tra i partner si annoverano l'ufficio cultura del comune, allora rappresentato da Emanuela Pedrini, il direttore di radio Antenna 5 Gianni Risari e il presidente del gruppo Gta Giancarlo Murelli. In comune per la conferenza stampa delle nuove iniziative legate al Carnevale in tempo di pandemia ci sono proprio tutti. Come comunicato dall'attuale comitato la manifestazione nelle sue forme tradizionali è stata rimandata, ma la storia non si può e non si deve dimenticare. “Oggi presentiamo una mostra fotografica che ripercorre il Carnevale cremasco dal 1979 al 2019”. Si terrà sotto i portici della Pro loco in piazza Duomo dal 26 febbraio al 6 marzo. Domenica 6 marzo, poi il gruppo guidato da Stanghellini distribuirà cioccolatini e mimose per le vie del centro “per festeggiare san Valentino e le donne, in occasione della festa loro dedicata”.

 

La storia tornerà

In breve i promotori storici hanno ripercorso la storia della manifestazione. “Dalla burocrazia, all'approvazione in giunta” fino ai carri “pensati per i bambini”. “Ci auguriamo – ha detto Risari – che questa atmosfera torni a vivere. Che il Carnevale non resti solo sfilate, ma venga riproposto come una manifestazione per far divertire i più piccoli”. L'assessore alla cultura del comune di Crema Emanuela Nichetti ha ricordato come “i Pantelù siano un'anima bella della nostra città. Con questa iniziativa vogliono portare buonumore in un periodo difficile. Vogliono ricordare che la grande storia è destinata a tornare”.

 

Il motore della solidarietà

Apprezzamenti sono giunti anche dal presidente della Pro loco Vincenzo Cappelli: “ Il gruppo guidato da Stanghellini in questi anni ha portato un grande messaggio di amicizia non solo attraverso il Carnevale, ma partecipando attivamente alla vita sociale e culturale della nostra città”. Si pensi, ad esempio, all'impegno con la città di Melun, gemellata con Crema: “le due città hanno fortificato il legame al punto tale da replicare una piccola edizione del Carnevale Cremasco anche in Francia”. Poi l'impegno per il Natale e le persone più fragili: i Pantelù restano il motore della solidarietà cremasca, anche in tempi di pandemia: “non possiamo stare fermi” ha concluso Stanghellini.

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